In questa emergenza Coronavirus, in Italia, il governo ha dichiarato la quarantena e le persone si trovano in serie difficoltà anche solo per procurarsi il cibo, magari perché abitano troppo lontano dai grandi supermercati ai quali sono abituati o perché trovano gli scaffali vuoti.
Le persone che hanno fatto una scelta di vita basata sulla terra e si sono dedicate all’autosufficienza in questi frangenti si trovano avvantaggiate.
Noi viviamo nella nostra azienda agricola Cintamani Dham, nel centro Italia, e ci impegniamo da quasi 30 anni nell’agricoltura biologica e nell’autosufficienza. Cerchiamo di soddisfare Krishna collaborando per diffondere queste pratiche nella società dei devoti.
Produciamo diversi tipi di beni che utilizziamo per la famiglia ma che vendiamo anche nei mercatini del biologico, pertanto attualmente abbiamo molte scorte.
Abbiamo alcuni quintali di grano tenero antico e 1 quintale di farina già macinata con la quale facciamo prodotti da forno come pane (lievitazione con pasta madre, addizionato con semi, farina di segale o farro), pizza, torte, biscotti….
Abbiamo anche decine di chili di legumi, lenticchie, piselli secchi, ceci e farina di ceci..
Abbiamo anche parecchi quintali di farro decorticato con il quale facciamo zuppe con legumi ed altre preparazioni.
Al momento abbiamo ancora patate, mele, topinambur e nell’orto qualche verdura ed erbe aromatiche.
Abbiamo anche verdura e frutta in barattolo (piselli, fave, zucchine, fagiolini, melanzane, cetriolini, pere, ciliegie), congelata (piselli , fave, melanzane sott’olio, more di rovo, erbe aromatiche, pesto di basilico e prezzemolo), ed essiccate (fichi, mele, pere, cachi, more di gelso, fragole, ciliegie, albicocche, arance, banane, pomodori, zucchine, melanzane, carote), crackers e barrette energetiche di vari tipi prodotte con l’uso dell’essiccatore, decine di chili di frutta secca dei nostri alberi, intera oppure sbucciata e messa sottovuoto (noci, nocciole, mandorle), dado per brodo vegetale fatto con l’essiccatore e nel congelatore, decine di chili di vari formati di pasta fatta con il nostro grano duro antico, miele, propoli, diverse centinaia di vasetti di marmellata (più di 20 tipi), qualche centinaio di bottiglie di succhi di frutta (albicocche, mele, uva, mele cotogne, sambuco, rosa canina, mirabolani), sciroppo di rose, conserva di pomodoro, olive e olio di oliva, erbe fresche ed essiccate per tisane o condimenti, poi ciliegie, zenzero e buccia d’arancia canditi.
Da marzo a dicembre abbiamo fiori da offrire alle Divinità. Negli altri mesi raccogliamo quello che troviamo di spontaneo.
Durante tutto l’anno raccogliamo molte erbe selvatiche per uso alimentare, curativo, cosmetico e facciamo germogliare vari tipi di semi per ottenere germogli ricchi di vitamine ed altri nutrienti.
Produciamo anche 18 tipi di sapone all’olio d’oliva con oli essenziali ed erbe, dentifricio, creme per il corpo e balsamo per labbra utilizzando la cera delle nostre api, piante spontanee o coltivate da noi con le quali facciamo oleoliti [preparazioni farmaceutiche che utilizzano l’olio come solvente per estrarre principi attivi liposolubili mediante macerazione a freddo] e tinture. Partendo dal nostro sapone prepariamo detersivo per lavatrice. Utilizziamo la cenere di legna per fare la lisciva, utile per le pulizie ed il bucato.
Nei campi abbiamo già seminato grano, farro, patate, piselli, fave. Nella serra c’è il semenzaio e già sono nate piantine di insalata, pomodori, zucchini, basilico, prezzemolo e fiori estivi.
A febbraio abbiamo anche ricevuto da una ONG una donazione di 600 chili di riso che abbiamo in parte devoluto alla comunità di Villa Vrindavana e ad altri amici ma ne abbiamo per noi ancora 50 chili.
Anche per il riscaldamento siamo pressoché autosufficienti procurandoci la legna già secca nelle zone boscose della nostra proprietà.
Tutto ciò è frutto della misericordia senza causa di Krishna, il proprietario supremo di tutto ciò che esiste, e noi ci sentiamo molto grati.
Gunagrahi das & Rukmini dasi