E’ detto nelle Scritture che un sannyasi e un brahmacari non dovrebbero ascoltare la voce di una donna. Ma Srila Prabhupada voleva che uomini e donne recitassero il japa insieme, che le donne guidassero i kirtan nel tempio e nei programmi pubblici, e tenessero le lezioni.
Srila Prabhupada faceva cantare Yamuna (che aveva una voce molto bella) nei kirtan di fronte a folle intere e ai devoti, il che includeva naturalmente i sannyasi e i brahmacari.
Yamuna, Lilavati, Kausalya e in seguito Parijata, Jyotirmayi e molti altre devote conducevano regolarmente i kirtan.
In Francia, quando Prabhupada notò che Jyotirmayi sapeva pronunciare il sanscrito meglio di altri (le era stato insegnato da Nitai das) disse che da quel momento in poi, avrebbe dovuto guidare lei la recitazione dei versi in sanscrito prima della lezione. (Jyotirmayi, 1972)
Jaysacinandana das scrisse a Srila Prabhupada a nome di un gruppo di brahmacari di Los Angeles: “Molti brahmacari hanno chiesto al presidente del tempio se era possibile, al mattino per il Govinda, invece di ascoltare l’ex moglie di Gurudasa Maharaja (Yamuna devi) che canta le preghiere della Brahma-samhita, ascoltare la voce di Prabhupada, piuttosto della voce di una donna.” Ma Prabhupada non voleva cambiare cassetta, perché era lo standard dell’ISKCON dal 1970. La lettera continuava: “Siccome mi è stato chiesto da molti devoti, sto chiedendo a Sua Divina Grazia se possiamo ascoltare una registrazione della tua voce invece di quella di una donna per il darshan delle divinità di Rukmini Dvarkadhisha. Sono sicuro che tutti i devoti sarebbero molto ispirati ad ascoltare te invece che di sentire delle chitarre elettriche, l’orchestra sinfonica di Londra, ecc. ecc … “
Prabhupada non ne fu contento. Disse che cambiare costantemente le cose è “La nostra malattia occidentale”. La sua risposta fu breve e diretta. “No! Cos’è questa scoperta? Avete sempre ascoltato la registrazione di Yamuna dasi e ora volete cambiare. Non è una canzone ordinaria, non è un concerto. Molte persone cantano insieme, quindi non è male. Proprio come il sankirtana. Io la approvo. Qui nel tempio di Krishna-Balarama sentiamo la stessa registrazione ogni mattina. Quindi se va bene qui, perché là no? “(Hari Sauri, “A Transcendental Diary.”)
“Riguardo la tua domanda, sì, la donna può sicuramente raggiungere il livello di perfezione della devozione verso Krishna.” (Lettera a Krishna Devi, 1969)
Srila Prabhupada nei primi anni 70 disse di Yamuna che aveva raggiunto il livello di bhava.
“Nella Bhagavad-gita troviamo che le donne sono competenti tanto quanto gli uomini per quanto riguarda il movimento per la coscienza di Krishna.” (Lettera a Himavati, 1969)
“Siamo Vaishnava. Non siamo interessati al ruolo maschile o femminile nella vita. Questo è solo il concetto corporeo della vita. Non è spirituale. Che uno sia maschio o femmina, non importa, recita semplicemente il mantra Hare Krishna e segui i quattro principi regolatori e la tua vita sarà perfetta.” (Lettera a Jennifer, 1975)
“Non è che le donne debbano avere solo bambini, ma sono fatte per avanzare nella devozione.” (Lettera a Jayatirtha, 1975)
Quando Srila Prabhupada in una lezione disse per la prima volta che per un uomo, la compagnia di una donna è pericolosa perché gli fa perdere il controllo dei sensi, i devoti maschi iniziarono a comportarsi in modo molto sgarbato con le donne che vivevano in quel particolare tempio. Le devote espressero il loro disappunto a Prabhupada che poi chiamò tutti i devoti maschi e disse: “Mi stavo riferendo alle donne materialiste, non alle donne del movimento. Loro sono degli angeli.”
Srila Prabhupada in un’altra circostanza disse: “Quando parliamo di donne, non parliamo di quelle del nostro movimento perché stando con loro, se esse sono coscienti di Krishna, sarete liberati.”
Un discepolo di Swami Narayana disse a Srila Prabhupada: “Il mio maestro spirituale mi ha detto di evitare tutte le donne e di non andare mai dove ci sono delle donne.” Srila Prabhupada rise e disse: “Questo è impossibile, ci sono donne dappertutto”. Poi mentre tornavano al tempio vide due donne devote che gli porgevano i loro omaggi e disse: “Stando con queste donne, sarai purificato.”
In varie occasioni, i brahmacari si lamentarono con Srila Prabhupada dicendo di essere agitati dalla presenza delle donne nel tempio, e Srila Prabhupada rispose che se non potevano frenare i loro sensi, avrebbero dovuto andare a vivere da soli nella foresta.
Durante il festival Gaura Purnima a Vrindavana, Yamuna si ammalò. Srila Prabhupada la fece stare con lui finché non guarì. (Yamuna)
Nel 1974, Palika dasi era in India con Prabhupada, suo marito era entrato nell’ordine di sannyasa. Mentre si prendeva cura di Prabhupada nel suo studio, egli notò che il suo sari aveva un buco e le disse: “Vado a comprarti un sari; il tuo è tutto strappato.” Lei protestò con imbarazzo, ma Prabhupada continuò: “Tuo marito Bhavananda ha preso sannyasi; perciò ti darò del denaro.” (Dinatarine)
Srila Prabhupada venne a sapere che al tempio di Bombay negli alloggi delle devote da molto tempo non c’era acqua corrente perché l’impianto idraulico necessitava di riparazioni. Srila Prabhupada chiamò i responsabili del tempio e disse loro: “Parlate sempre di grandi grandi cose e non vedete che questi semplici aspetti non vengono presi in considerazione.”
Srila Prabhupada voleva che durante gli Harinam le donne stessero nel mezzo per poter essere meglio protette.
Le affermazioni di Srila Prabhupada e le affermazioni delle Scritture sul fatto che le donne sono meno intelligenti degli uomini hanno creato molti malintesi e un comportamento sgarbato degli uomini nei confronti delle donne. Ma cosa significa esattamente “meno intelligente”?
kalau sudra sambhavat: nell’era di Kali, tutti sono sudra. Nei tempi vedici, le donne erano considerate allo stesso livello dei vaisya e dei sudra. I brahmana e gli ksatriya di quei tempi erano così elevati che le donne senza dubbio non erano al loro livello. Ma in Kali-yuga, gli uomini si sono degradati al livello delle donne, tutti sono sudra e non possono più pensare di essere superiori.
L’intelligenza ha varie sfaccettature: l’intelligenza che riesce a gestire la mente, l’intelligenza materiale, l’intelligenza spirituale e varie altre definizioni. Srila Prabhupada una volta definì l’intelligenza in questi termini: “memoria acuta e una buona discriminazione”. I seguenti esempi illustrano i suoi diversi significati:
Srila Prabhupada disse a una discepola: “Beh, se pensi di essere una donna allora sei meno intelligente, perché tu dovresti capire che sei un’anima spirituale e che la tua vera identità è trascendente a queste designazioni corporee.”
Quando a Srila Prabhupada venne chiesto se Jyotirmayi potesse terminare gli studi di etnologia (lo studio comparativo delle diverse culture umane) per insegnare il vaisnavismo nelle università, rispose: “Sì, lei è una ragazza molto intelligente, può farlo.” (Yogesvara )
“Un altro esame si terrà nel 1971 sui 4 libri, la Bhagavad-gita, lo Srimad Bhagavatam, gli Insegnamenti del Signore Chaitanya e il Nettare della Devozione. A chi supererà questo esame verrà assegnato il titolo di Bhakti-vedanta. Desidero che tutti i miei figli e figlie spirituali ereditino questo titolo di Bhakti-vedanta, così che il diploma della nostra famiglia trascendentale continuerà nelle le prossime generazioni. A chi possiede il titolo di Bhakti-vedanta sarà permesso di iniziare i discepoli. Forse entro il 1975 tutti i miei discepoli potranno iniziare e aumentare il numero delle generazioni. Questo è il mio programma.” (Lettera a Hamsadutta, 1968)
“Riguardo alle domande dell’esame, potranno partecipare anche le ragazze. Nella coscienza di Krishna non c’è distinzione tra ragazze e ragazzi. Anche le ragazze se sono in grado possono diventare delle predicatrici.” (Lettera a Himavati, 1969)
“Ora vedo che nella nostra società le ragazze sono più intelligenti dei ragazzi.” (Lettera a Krishna Devi, 1970)
“Riguardo le conferenze tenute da devote: ti ho detto che nel servizio del Signore non c’è distinzione di casta, credo, colore o sesso … quello che chiediamo è che una persona conosca le cose riguardo Krishna, questa è l’unica qualifica di una persona che parla. Non importa chi è. Materialmente una donna può essere meno intelligente di un uomo, ma spiritualmente ognuno è un’anima pura. Nel piano assoluto non ci sono livelli di più alto e più basso. Se una donna può insegnare bene e andare al punto, dovremmo ascoltarla attentamente. Questa è la nostra filosofia. Ma se un uomo può parlare meglio di una donna, allora l’uomo dovrebbe ricevere la preferenza … “(lettera a Jaya Govinda, 1968)
“Per quanto riguarda le lezioni di ragazze o ragazzi al mattino, non c’è nessuna differenza. Sia una ragazza o un ragazzo devoto possono tenere una conferenza se scelgono di farlo. Non facciamo queste distinzioni riguardo delle designazioni corporee, maschile o femminile. La coscienza di Krishna è sul livello spirituale. In questo modo, chiunque sia devoto del Signore, e segua questa linea di successione disciplica, può tenere una lezione sugli insegnamenti della Bhagavad-gita, dello Srimad Bhagavatam, ecc.” (Lettera a Syama Dasi, 1968)