Avete mai pensato se il fatto di alimentarvi con il cibo industriale vi faccia veramente bene? In un documentario televisivo, un giornalista volontario si è sottoposto a questo esperimento: ha promesso che per un mese avrebbe mangiato solo da Mc Donald. Il risultato è stato disastroso per la sua salute e gli ha provocato seri danni al fegato e al cuore e lo ha fatto notevolmente ingrassare. Naturalmente ci sono alternative ai cibi industriali. Per esempio l’ayurveda dice che un fattore importante per mantenere la salute ed essere in armonia con il nostro ambiente è quello di nutrirci di prodotti locali e di stagione. Questi prodotti sono più gustosi di quelli del supermercato e se avessimo della terra, del tempo e dell’energia, il coltivare la terra può essere un mezzo di sostentamento e perfino di sopravvivenza. Naturalmente non tutti possono vivere in campagna, ma molti di noi possono fare qualcosa, anche se si trattasse semplicemente di avere un piccolo giardino o far crescere delle erbe aromatiche sul terrazzo. Avere un orto o un giardino significa sviluppare una relazione speciale con la natura e con le piante che ci danno il loro nutrimento. Inoltre ci sono molti benefici nel coltivare il nostro cibo.
Eccone alcuni:
– La qualità del cibo è migliore;
– E’ un modo per fare esercizio fisico;
– Ci rende più indipendenti;
– Migliora l’ambiente;
– Ci aiuta nel progresso spirituale…
Alcuni dicono che il cibo dei supermercati contiene la stessa quantità di sostanze nutritive di quello biologico ma in effetti, il cibo biologico contiene più elementi vitali e nutritivi del cibo ‘normale.’ Inoltre non è possibile togliere i pesticidi e i fertilizzanti dal cibo industriale. Se mangiamo del cibo trattato con degli agenti chimici essi entrano nel nostro corpo, e questo vale sia per il cibo fresco, cotto, surgelato o in scatola. Il cibo trattato contiene pericolosi veleni chimici che contaminano chiunque e aumenta la probabilità di ammalarsi di tumore.
Le sostanze chimiche avvelenano tutto quello che entra in contatto con loro, incluse piante, e animali. Un’altra considerazione è che l’uso di pesticidi aumenta la resistenza degli insetti al trattamento stesso e come risultato a volte la produzione di cibo può diminuire in modo catastrofico.
Le sostanze benefiche che si trovano nel cibo fresco come gli antiossidanti, i fito-nutrienti e le sostanze che rafforzano il sistema immunitario, proteggono il nostro corpo da ogni tipo di malattia, incluso il cancro, le malattie cardiache e le artriti. Per tenere lontane queste malattie il nostro corpo deve essere costantemente rifornito di energia. Il cibo fresco è la miglior fonte di antiossidanti; è stato invece dimostrato che gli integratori alimentari, come ad esempio le vitamine, non sono efficaci a proteggere il corpo dalle malattie. E’ anche interessante sapere che in un libro che descrive i benefici degli antiossidanti nei cibi biologici, tutti gli alimenti super salutari sono vegetariani. Ricordiamo anche che le sostanze benefiche che rafforzano il sistema immunitario sono più facilmente disponibili negli alimenti biologici.
Freschezza
E’ la freschezza di un cibo che determina quanto esso sia benefico. Per esempio l’ayurveda spiega che il prana, la forza vitale che sostiene ogni vita, è presente in tutto ciò che è vivo. Quando consumiamo del cibo fresco questa energia vitale contiene più sostanze nutritive perché ha avuto la possibilità di maturare con il sole e può essere consumato appena colto.
Esercizio fisico
Coltivare un giardino o un orto è un modo eccellente per fare dell’esercizio fisico. Fare un po’ di esercizio prima e dopo i lavori in giardino ci aiuta a prevenire i problemi alla schiena e ai muscoli; ricordiamo poi che stare all’aria aperta è sempre benefico.
Indipendenza
“…dipendere troppo dall’aiuto degli altri, tutti questi eccessi, in un sistema di vita del tutto artificiale, svuotano l’uomo di ogni energia, riducendo la durata della sua vita.“ (S.B.1.1.10 spiegazione)
Srila Prabhupada ci dice che quando noi ci prendiamo cura delle nostre necessità basilari, siamo più in salute mentalmente, fisicamente ed emotivamente, e possiamo avere più tempo per la vita spirituale. Certo, progettare un piano per l’autosufficienza può essere problematico all’inizio, ma se ci riusciamo allora avremo più tempo per le pratiche spirituali come il cantare Hare Krishna e leggere lo Srimad Bhagavatam. Questo è particolarmente vero durante il periodo invernale quando ci sono meno lavori agricoli da fare. Ricordiamo anche che essere indipendenti in periodi di crisi può essere un fattore importante per la sopravvivenza. Lavorare nell’orto è un modo per imparare a produrre il nostro cibo e per essere meno dipendenti da fonti esterne per le nostre necessità. E’ qualcosa di molto individuale e richiede dello spirito di adattamento e il desiderio di imparare da altri.
Un fattore di successo è quanto siamo in grado di adattare le nostre tecniche al clima, alla qualità del terreno, alla quantità di luce e a quanto tempo dedichiamo a prenderci cura del nostro pezzo di terra. Possiamo essere creativi, sperimentare e provare con quello che funziona meglio per la nostra situazione.
Un orto per il pianeta
Esiste un’ampia documentazione che dimostra che i metodi moderni di produzione degli alimenti causano l’estinzione delle specie viventi, la distruzione dell’ambiente, l’erosione del terreno, l’aumento dei rifiuti, l’inquinamento e la mancanza di acqua, l’inquinamento atmosferico, le piogge acide e l’effetto serra. Invece coltivando il nostro cibo riduciamo di molto il nostro coinvolgimento nell’enorme sfruttamento ambientale causato dai grandi produttori. Avere un’orto o un giardino aiuta la terra anche perché possiamo riciclare i nostri rifiuti organici e utilizzarli per aumentare la fertilità del terreno.
Benefici spirituali
Srila Prabhupada voleva che noi fondassimo delle fattorie e fossimo autosufficienti (se non completamente almeno parzialmente) e producessimo il nostro cibo e i nostri abiti. Questo perché i vaishnava offrono il loro cibo a Dio, Krishna, e quindi coltivare la terra per Krishna è un aspetto del bhakti yoga, il servizio di devozione, e siccome ognuno di noi mangia più volte al giorno questo è un modo molto pratico per spiritualizzare la nostra vita. Srila Prabhupada ha detto “Krishna è l’acarya delle fattorie. Baladeva ha una piccozza e Krishna ha un vitello. Krishna suggerì a Nanda Maharaja di non compiere il puja a Indra ma di adorare la collina Govardhana perché essa forniva ogni alimento agli abitanti di Vrindavana e alle mucche”
Il successo nell’orto
– Imparate da persone esperte;
– Mantenete il vostro orto pulito e libero dalle erbacce;
– Siate semplici; non fate più di quello che riuscite a gestire;
– Piantate solo quello che utilizzate voi, o regalate o vendete;
– Riposatevi quando potete.
Le cose da non fare:
– Lavorare nell’orto finché tutto il lavoro è finito;
– Fare la stessa cosa per molto tempo;
– Finire un lavoro completamente, anche se siete stanchi;
– Fare solo i lavori pesanti;
– Cominciare subito i lavori pesanti e appena finiti fermarsi;
– Cominciare subito a fare le cose in grande;
– Lavorare nell’orto solo quando fa bel tempo e in estate;
– Utilizzare degli arnesi che vi obbligano a piegarvi;
– Utilizzare degli arnesi che vi fanno venire le vesciche;
– Inginocchiarvi senza proteggere le ginocchia;
– Ripetere la stessa attività per ore;
– Usare solo le braccia e la schiena;
– Utilizzare degli arnesi spuntati;
– Scegliere delle varietà difficili da coltivare;
– Ignorare i segnali di stanchezza del vostro corpo…
Le cose da fare
– Lavorare nell’orto tre volte la settimana per 1 – 2 ore;
– Alternare le attività ogni 5 – 10 minuti;
– Non proseguire se siete stanchi;
– Alternare lavori pesanti e leggeri;
– Fare qualche esercizio all’inizio e alla fine per 5 – 10 min;
– Cominciare in piccolo;
– Lavorare nell’orto tutto l’anno;
– Usare arnesi ergonomici che consentono di stare eretti il più possibile;
– Utilizzare degli arnesi che vi proteggono dalle vesciche;
– Proteggere le ginocchia con delle toppe;
– Cambiare regolarmente attività e postura;
– Fare lavorare più muscoli possibile;
– Tenere affilati gli arnesi;
– Scegliere delle varietà facili da coltivare;
– Prendersi cura del proprio corpo;
– pregare.
Tratto da un articolo di Kancana Vali dasi