Un giorno mi sono ritrovato in uno stato di completa disperazione. Tristezza, vuoto e depressione erano diventate delle pene costanti e che facevano dolere tutte le membra del mio corpo.
Non riuscivo nemmeno a capire se ero vivo o morto. Tutto quello che potevo percepire distintamente era tristezza e un senso di vuoto che mi mettevano in una situazione infernale.
Giorni, mesi o forse anni sono passati, chissà, forse decenni o secoli?
Tutto quello che so è che quando meno me lo sarei aspettato, ho sentito una dolce voce che mi chiamava. Non so se la voce stesse parlando o cantando. Ma il suo messaggio era chiaro e deciso:
“Carissimo, ti abbiamo osservato per molte vite, e in ognuna di queste vite, tu con grande zelo hai evitato il nostro adorabile Signore e ognuno dei Suoi misericordiosi servitori.
“Hai espresso continuamente la tua angoscia, hai pregato in silenzio e a voce alta. Le tue lacrime, come un fiume, scendevano a fiotti. Conosciamo la portata della tua sofferenza in quanto nelle tue preghiere hai descritto delle esperienze che assomigliavano alle nostre, e perché in passato siamo stati colpevoli degli stessi misfatti.
Ma, carissimo, siamo venuti a dirti che tu stesso hai la chiave della cella che ti libererà da tutti i tormenti del tuo imprigionamento.
A volte ti sei spinto così avanti da mettere la chiave nella serratura. Ma, mio caro, ora devi girare la chiave completamente, spingere quel gigantesco portone e oltrepassarlo.
Riflettei su questa nuova informazione e pensai: “Ho già sentito prima queste parole di incoraggiamento, ho sempre cercato in tutti i modi di fare le cose giuste, ma guardatemi! Mi trovo ancora in uno stato patetico.” Poi, come se fosse stata cosciente di tutto quello che avevo pensato e provato, la voce rispose con perfetta cognizione:
Quelle non sono delle porte comuni. Cerca di comprendere che non basta fare la cosa giusta. Tutte le cose vanno fatte con la giusta coscienza.
Immediatamente sentii il peso della mia inadeguatezza, e compresi quanto la mia coscienza fosse sporca. La voce continuò a parlare e mi diede una diversa prospettiva.
“Nonostante le tue inadeguatezze, sono stato attratto da te per l’intensità del tuo disperato desiderio di trascendenza. Di fatto sono stato mandato da un’autorità superiore per rivelarti le tue mancanze. Dunque ti prego di ascoltare molto bene, perché questa è una rara opportunità che non potrebbe presentarsi per molte vite.”
Mi preparai ad un brusco risveglio. “Ho notato che stai sempre servendo con grande ardore il tuo guru e il Signore. Ma questo principalmente perché tu vuoi essere conosciuto come un buon servitore. Per quanto ti riguarda sei andato in ogni luogo a predicare per il Signore. Hai viaggiato per il mondo, hai distribuito dei meravigliosi libri che glorificano il Supremo. Ma in realtà tutto quello è stato fatto perché volevi essere visto come un misericordioso santo.
“E’ vero che tu hai incontrato persone ricche e famose, e abbiamo visto che hai numerosi studenti, e hai utilizzato Dio e il tuo guru come esca. E ti dico ancora, tutto quello è stato fatto per la tua gloria e per espandere il tuo cerchio di influenze.
“Le persone sono impressionate dal fatto che hai costruito così tanti templi, e hai fondato così tante comunità spirituali. Ma in effetti tutte quelle imprese sono state solo dei tentativi per aumentare il tuo impero. In realtà, non hai mai servito onestamente il Supremo nemmeno una volta; hai solo usato lui e i suoi potenti servitori per soddisfare i tuoi stravaganti desideri.
“Come hai potuto credere che il Signore avrebbe permesso a un criminale legalizzato come te di entrare nella sua dimora, così che avresti portato lì i tuoi soprusi e lo sfruttamento nel regno spirituale?
In tutto quello che fai, in tutto quello che vedi e in tutto quello che provi, stai segretamente cercando di usare la situazione come un mezzo per il tuo piacere. Ma devi abbandonare quei desideri impropri, perché fino che i semi di quei desideri non verranno distrutti, continueranno a mettere radici, ad apparire periodicamente e a causare ogni tipo di problema e di stagnazione.”
Mentre ascoltavo questa spiegazione, tutto il vuoto, la tristezza, il dolore e la depressione che avevo provato diventarono incredibilmente più intensi. La mia prima reazione fu quella di un totale rigetto. Volevo urlare e maledire tutto quello che potevo. Ma invece incanalai quella intensità all’interno e potei riconoscere che quelle critiche erano inequivocabilmente vere.
Non appena umilmente ma profondamente accettai questa completa analisi dei miei errori, miracolosamente il mio radicale cambiamento di coscienza fece girare la chiave. All’improvviso la stessa voce che fino a pochi momenti prima mi aveva pesantemente redarguito, si rivolse a me in modo più gentile. “Ora spalanca la porta con tutte due le mani.”
Quando lo feci, vidi un essere spirituale della più grande bellezza, e non appena iniziò a parlare, compresi che era quella persona che avevo ascoltato. Con mia sorpresa, mi abbracciò con affetto, poi si scostò per guardarmi profondamente negli occhi. Le sue parole entrarono nel più profondo del mio cuore.
Figlio mio, non è stato veramente il tuo urlare, il tuo piangere, e nemmeno il tuo cambiamento di coscienza che ha fatto girare la chiave. Sono state le preghiere del tuo maestro spirituale.
“Per decenni, il tuo maestro spirituale ha implorato, ha urlato, ha pianto, ha implorato il Signore Supremo per te. Anche più fortemente e con più sentimento di come tu hai pianto. Sono state le accorate implorazioni del tuo maestro spirituale per la tua liberazione che mi hanno fatto venire qui per liberarti. Vedi, tu eri un mendicante che non sapeva come mendicare. Ma fortunatamente per te, le implorazioni del tuo maestro spirituale hanno attraversato molti strati dell’universo materiale e causato il mio intervento.
In definitiva sono state quelle grida del tuo maestro spirituale che ti hanno salvato, perché anche se è un’anima completamente realizzata il suo cuore tenero conosce l’arte del mendicare.”
Sua Santità Bhakti Tirtha Swami (tratto da The Beggar II)
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