Quando vediamo una persona bella il nostro cuore in una certa misura si scioglie. Immaginiamo come si scioglie il cuore nel vedere Krishna che è l’origine di ogni bellezza e di ogni fascino. L’anima ha una naturale attrazione verso la bellezza, proprio perché è naturalmente attratta da Krishna. Se siamo attratti dalla bellezza dovremmo rivolgerci verso Krishna. L’occhio che si trova sulla piuma di pavone non ha alcuna utilità pratica. Allo stesso modo gli occhi che non desiderano vedere il Signore non ci danno un vero beneficio e inevitabilmente ci portano ad essere attratti dalla bellezza materiale, che è solamente l’ombra della bellezza di Krishna. Gli occhi di chi vede la bellezza di Krishna possono vedere veramente.
Nella sua spiegazione al testo 2.22 dello Srimad Bhagavatam, Srila Prabhupada scrive che solamente l’impegno nel servire il Signore, specialmente nel decorare il tempio, servire la Murti, tenere dei kirtan melodiosi e ascoltare gli insegnamenti spirituali delle scritture può salvare gli esseri umani dall’attrazione per le canzoni materiali e dai mass media pieni di messaggi negativi e di una sessualità distruttiva.
Srila Prabhupada nella sua spiegazione al verso 2.3.23 scrive che i devoti non avvicinano mai il Signore direttamente, invece essi cercano di soddisfare i servitori dei servitori del Signore proprio perché si arriva alla pura devozione solo servendo con sincerità un puro devoto del Signore. In questo modo il Signore sarà soddisfatto.
Nella Brahma Samhita è detto che il Signore non si può trovare diventando un grande studioso della letteratura Vedica. Ma è facilmente avvicinabile grazie ai Suoi puri devoti. In altre parole, Krishna appartiene ai Suoi puri devoti che Lo amano di un amore puro e senza condizioni, e soltanto loro sono in grado di dare Krishna a un altro devoto perché non si può mai raggiungere Krishna direttamente.
Sempre nel verso 23 Prabhupada spiega che a Vrindavana, tutti i puri devoti pregano per avere la misericordia di Srimati Radharani perché Lei è la potenza di felicità del Signore. Srimati Radharani è l’equivalente femminile, compassionevole e dal cuore molto dolce, di Krishna, che è il Supremo completo, e corrisponde alla perfezione della natura femminile di questo mondo. Quindi la misericordia di Srimati Radharani può essere sempre ottenuta dai devoti sinceri. Quando Lei raccomanda un devoto a Krishna, immediatamente il Signore accetta quel devoto nella Sua compagnia. La conclusione è che dovremmo essere più desiderosi di cercare di ottenere la misericordia, la benevolenza e l’amicizia dei devoti del Signore che la misericordia diretta del Signore e grazie alla loro buona attitudine nei nostri confronti, la nostra attrazione per servire il Signore si risveglierà naturalmente.
(tratto da un articolo di Bhurijana prabhu dal suo libro Unveling His lotus feet)