C’era una volta un gruppo di persone che andava regolarmente ad incontrare un saggio e ognuno di loro si lamentava sempre con lui dello stesso problema.
Un giorno il saggio disse loro: “Adesso vi racconto una storia divertentissima…” E quando la sentirono cominciarono ridere e a ridere a più non posso. Poi quella persona santa disse: “Adesso vi ripeto ancora la storia” E questa volta loro risero, ma un po di meno. Poi ripeté quella divertente storiella per la terza volta, ma questa volta le persone sorrisero a malapena. La quarta volta che la raccontò nessuno sorrise, nemmeno per un po’. Ma non solo, qualcuno cominciò anche a pensare: “Forse il santo è diventato matto?”
Il santo li guardò e disse loro: “Se non riuscite a ridere ascoltando la stessa storia quando viene ripetuta più di una volta, allora perché vi lamentate sempre della stessa cosa e la ripetete continuamente?”
Dobbiamo comprendere che la vita è fatta per assorbire la nostra mente nel Signore Supremo, Krishna. L’energia materiale possiede molti modi per distrarci. Ci può distrarre con la prosperità e ci puo’ distrarre con le difficoltà.
Dobbiamo stare attenti a non farci intrappolare da queste distrazioni, ma rimanere concentrati sul nostro traguardo.
Krishna dice nella Bhagavad gita (BG 2. 15):
yam hi na vyathayanti ete
purusam purusarsabha
sama duhkha sukham dhiram
so’ mritatvaya kalpate
“O migliore degli uomini [Arjuna], la persona che non è turbata né dalla gioia né dal dolore, ma rimane salda in ogni circostanza, è certamente degna della liberazione.”
Questo mondo per noi è un’opportunità per vedere quanto siamo concentrati sulla nostra missione, ricordando il Signore, servendo il Signore e dando soddisfazione al Signore nel mezzo di illimitate distrazioni. Cerchiamo di non piangere per i problemi che abbiamo, e di non lamentarci sempre per gli stessi problemi, perché questo non è il traguardo della nostra vita.
Gauranga das (Yoga Stories)