Abbiamo preso alcuni spunti di riflessione dalla risposta di Bhakti Vikasa Maharaj ad alcuni commenti sui social media riguardo a ciò che è successo recentemente in Bangladesh, con i violenti attacchi a varie templi indù, tra cui almeno un tempio dell’ISKCON.
Come afferma il documento ufficiale del corpo governativo (GBC) dell’ISKCON, nessun articolo o messaggio nei social media dovrebbe criticare un particolare gruppo religioso, o il governo del Bangladesh. Questa è stata anche la richiesta esplicita dei responsabili dell’ISKCON del Bangladesh. Nessuno, in qualsiasi modo, dovrebbe diffondere le proprie opinioni per conto dell’ISKCON. In effetti, molti musulmani, che in Bangladesh sono la maggioranza, così come il governo del Bangladesh, si sono espressi a sostegno dell’ISKCON e di altre minoranze.
Bhakti Vikasa Swami spiega che le aggressioni di qualche settimane fa in Bangladesh sono state veramente scioccanti per tutto il mondo indù, ma Maharaj ha vissuto in Bangladesh e in India per 45 anni, e riferisce di aver relazionato più con musulmani che con indù. Ha anche osservato che i musulmani medi sono molto religiosi, e molto rigorosi nelle loro pratiche. La sua esperienza è che quando in Bangladesh si rivolgeva alle persone, e questo è successo per centinaia di volte, i musulmani erano molto gentili e partecipavano anche ai festival indù, prendevano prasadam ed erano molto ben disposti verso i devoti. I giovani musulmani aiutavano nell’organizzazione del festival di Janmasthami. Certo, ci sono alcuni fanatici, ma la sua esperienza è che la maggior parte dei musulmani del Bangladesh sono positivi o comunque pacifici. Anche in India spesso i musulmani partecipano ai Ratha-yatra e capita che, mentre il carro attraversa un quartiere musulmano, un notabile musulmano sale sul carro, offre una ghirlanda al Signore Jagannath e onora il prasadam.
Maharaj pensa che non tutto quello che dicono i mass media sia completamente vero. Nel Bengala occidentale, per esempio, alcuni musulmani sponsorizzano feste indù, e musulmani e indù partecipano alle feste reciproche. Tuttavia, per evitare la tendenza delle persone fanatiche ad andare verso la radicalizzazione, i responsabili delle diverse religioni dovrebbero riunirsi e tenere delle discussioni pubbliche serie sulla natura di Dio, la religione, la natura dell’anima, il significato della vita, ecc. In ogni religione, i fedeli sinceri riconoscono e apprezzano la conoscenza vedica. Coloro che, in ogni religione, invocano e vogliono la violenza non dimostrano di essere sinceri nella loro ricerca spirituale, non hanno una coscienza elevata e per fortuna non rappresentano la maggioranza.
Ad ogni caso il messaggio dell’ISKCON è quello di chiamare tutti i religiosi seri a condannare questi episodi che non c’entrano nulla con la vera religione, che invece favorisce dialogo e scambio, ed esortare i Governi ad attivare una maggiore protezione per le minoranze e assicurare giustizia.
Hare Krishna.