Pankajanghri prabhu ha lasciato il suo corpo martedì 4 maggio 2021, subito dopo mezzogiorno. Narasimhadeva lo ha richiamato a casa, nel mondo spirituale.
Pankajanghri Prabhu e suo fratello gemello, Jananivasa Prabhu, sono diventati famosi in tutto il mondo come gli esemplari “fratelli pujari”. Per quasi cinquant’anni servono le Divinità a Mayapur con costante dedizione, secondo le istruzioni di Srila Prabhupada.
Noto per la sua attitudine amichevole e il grande senso dell’umorismo, Pankajanghri Prabhu incantava i devoti con i suoi incredibili racconti sul Signore Jagannath, Baladeva e Subhadra e narrando i personalissimi episodi che riguardano il Signore Nrsimhadeva e i suoi devoti a Mayapur.
Mancherà a tutti coloro che lo hanno conosciuto.
Segue la dichiarazione ufficiale del corpo GBC dell’ISKCON
Cari devoti,
Per favore accettate i nostri umili omaggi. Tutte le glorie a Srila Prabhupada.
Sua Grazia Pankajanghri Prabhu, il pujari di Nrsimhadeva più amato dell’ISKCON, è dipartito da questo mondo a Sri Dham Mayapur. Dopo essersi unito all’ISKCON nel 1973 seguendo suo fratello gemello, SG Jananivasa Prabhu, i due fratelli hanno dedicato la loro vita a servire il Signore nella sede internazionale dell’ISKCON nella divina residenza di Sri Caitanya a Sri Mayapur.
Pankajanghri Prabhu non ha servito solo il Signore, ma anche i devoti di tutto il mondo, che si rivolgevano a lui nel momento del bisogno, implorandolo di offrire le loro accorate preghiere ai piedi del Signore Nrsimhadeva. Ogni devoto che ha visitato Mayapur Dham conserva nel suo cuore l’immagine di Pankajanghri Prabhu in piedi, vicino all’altare di Nrsimhadeva, che offre preghiere e puja a nome dei devoti, e poi offre il mahaprasadam del Signore ai devoti. Tuttavia non molti di noi, erano consapevoli che dietro le quinte, Pankajanghri Prabhu gestiva anche il dipartimento delle Divinità da molti anni, e si assicurava che il servizio alle Loro Signorie continuasse in modo efficiente e si espandesse e si intensificasse in modo esponenziale. Siamo tutti in debito con Pankajanghri Prabhu per la grande ispirazione che traiamo dai bellissimi darshan e dai festival che possono essere vissuti solo a Sri Dham Mayapur.
Pankajanghri Prabhu onorava i devoti tenendo delle lezioni settimanali sullo Srimad-Bhagavatam e sulla Caitanya-caritamrita. Era un membro del consiglio direttivo di Mayapur e una fonte d’ispirazione per la Mayapur Academy, una scuola internazionale per la formazione brahminica, dove insegnava il sentimento e il metodo appropriato per l’adorazione della Divinità a centinaia di studenti, secondo le istruzioni di Srila Prabhupada.
Oltre ad aver compiuto cinquant’anni di servizio incrollabile, come pujari, amministratore, oratore e insegnante, Pankanjanghri Prabhu era anche un caro fratello, zio e amico sia della comunità di Mayapur che dei devoti dell’ISKCON in tutto il mondo. Oggi è un giorno straziante, soprattutto per le generazioni di Mayapurvasi che sono cresciute nell’affettuoso rifugio di uno zio così amorevole e affabile.
È davvero raro trovare una personalità che abbia la combinazione di tale dedizione, e umiltà, giovialità e gentilezza. Come lo stesso Srila Prabhupada disse nel 1976: “I due fratelli Pankajanghri e Jananivasa, non c’è paragone.” Ci uniamo alla famiglia mondiale dei Vaisnava, in particolare a SG Jananivasa Prabhu e alla comunità di Mayapur, nel lutto per la perdita di un amato confratello e amico, mentre allo stesso tempo proviamo gratitudine per la misericordia di Sri Nrsimhadeva, che ha gentilmente portato a casa il suo caro servitore a Sri Dham Mayapur in una gloriosa dipartita che si addice a un devoto dedicato come Pankajanghri Prabhu.
Hare Krishna,
I vostri servitori,
Bhakti Caitanya Swami,
Bhanu Swami,
Revati Raman Das
(Comitato Esecutivo GBC)
Comunicazione di Sua Santità Jayapataka Swami
Un vaisnava non muore mai. Piuttosto, il Signore ha qualche altro compito per lui, o l’attuale periodo dei suoi passatempi ha raggiunto il culmine e il Signore ha desiderato richiamarlo a sé. Quindi, per il piano del Signore e per Sua propria dolce volontà, Egli conclude le attività visibili di un devoto in questo mondo.
Questo non è fonte di sofferenza. In realtà è fonte di gioia perché questo è un altro esempio della perfezione del servizio devozionale, poiché eseguendo il servizio devozionale, alla fine della vita, si riacquista nuovamente la posizione eterna in compagnia di Dio, la Persona Suprema, Sri Krishna.
Jayapataka Swami
Messaggio di SG Madhavananda Prabhu (da Facebook)
Non mi lamento per Pankajanghri Prabhu. Ha vissuto una vita di dedicato servizio nel santo dham. Chiaramente, questo ha molto soddisfatto il suo maestro spirituale, Srila Prabhupada.
Se ne andato a Mayapur Dham, proprio vicino alle Divinità del Panca-tattva, circondato da devoti che cantavano il santo nome, mentre migliaia di devoti da tutto il mondo pregavano per lui. Non c’è niente che possa essere meglio di questo.
Mi viene in mente il famoso detto, jīva vā mara vā – [per una persona santa] “vivere o morire è la stessa cosa”. Loro stanno servendo Krishna in questa vita e dopo la loro dipartita continueranno a servirlo.
In questo momento, la mia preoccupazione va piuttosto ai devoti che sono ancora qui e devono subire il dolore della separazione da una tale personalità. Come Ramananda Ray disse a Sri Chaitanya Mahaprabhu, “kṛṣṇa-bhakta-viraha vinā duḥkha nāhi dekhi para” – “Non conosco una infelicità così insopportabile della separazione dai devoti di Krishna.”
Un discepolo di Srila Prabhupada, Jagadatma Prabhu, una volta chiese a Gour Govinda Maharaja: “Molte volte dici di come dovremmo sentire la separazione da Krishna e piangere per Lui, ma come possiamo piangere e sentirci separati da Lui se non abbiamo mai visto Krishna?”
Al che Maharaja rispose: “Quando me ne andrò, allora sarai in grado di piangere.”
Ora, per la separazione da Pankajanghri Prabhu, stiamo imparando a piangere per Krishna.
Questa situazione viene chiamata “viraha-utsava“. È un utsava, è una festa per gli abitanti del mondo spirituale, ma per quelli di noi che restano è viraha, la separazione.
I miei umili pranam alla grande anima Pankajanghri Prabhu. Prego non per il suo beneficio, ma piuttosto, prego che mi benedica anche solo con una goccia della stessa determinazione a servire, che ha mostrato con la sua vita.
Sripad Pankajanghri Prabhu ki jaya!
Le glorie di Sriman Pankajanghri Prabhu – Due bellissime storie
Jananivas Prabhu aveva ascoltato che mettendo la conchiglia di Radha Madhava vicino all’orecchio, si poteva sentire il mondo spirituale. Così un giorno si portò la conchiglia all’orecchio e sentì delle ragazze ridere. Con grande eccitazione, Jananivas immediatamente andò a dirlo al suo fratello gemello Pankajanghri. Pankajanghri Prabhu andò nell’altare di Radha Madhava e si portò la conchiglia all’orecchio. Sentì il forte suono di una tromba di elefante. Era così stridente che sciacquò immediatamente la conchiglia, la mise giù il più velocemente possibile, e corse via dall’altare.
Radha Madhava Ki Jai!
La Shalagram Shila era scomparsa. Cosa era successo? Era rotolata dal vassoio di un pujari magari entrando in un cassetto? Era caduta in qualche angolo oscuro dell’altare? Nessuno dei pujari riusciva a ritrovare Shalagram. Era semplicemente sparita. Pankajanghri Prabhu si sedette a pensare. Forse Shalagram non era stata persa da un pujari, forse se n’era andata da qualche parte di sua spontanea volontà? Rifletté su dove sarebbe piaciuto andare alla Shalagram in una calda giornata estiva? Shalagram Shila proviene dal fiume Mandakini sull’Himalaya dove fa abbastanza freddo. Pankajanghri Prabhu pensò che forse Shalagram era andata a rinfrescarsi. Così andò in cucina e guardò nella cella frigorifera. Dove si sarà nascosta la Shalagram?…nel congelatore? Pankajanghri apri una scatola di gelato al mango e li trovò Shalagram Shila, proprio nella scatola del gelato al mango! Che esperienza interessante. Shalagram Shila Ki!
Pankajanghri Prabhu Ki! Jai!