Possa quest’anno essere propizio per ognuno di voi!

Il 2022 sarà un anno di sfide, di grandi cambiamenti: un anno duro e difficile, ma anche una preziosissima opportunità per scoprire chi siamo e qual è la nostra missione in questa vita.

Il caos, la paura e la conflittualità sociale non svaniranno come bolle di sapone. Non c’è nessun principe azzurro che verrà a salvarci, non c’è alcuna fatina che risolverà i problemi per noi.

A prescindere da chi ha causato tanto malessere, siamo noi a dover riparare i guasti, anche perché in parte abbiamo contribuito noi stessi a crearli. L’ingiustizia e il disordine che ne deriva sono molto diffusi e molti di noi, consapevoli o inconsapevoli, direttamente o indirettamente, sono in parte responsabili di quel che è accaduto e continua ad accadere.

Ognuno di noi dovrebbe prendersi la propria parte di responsabilità per gli errori che ha compiuto, per le piccole o grandi ingiustizie di cui è stato diretto artefice o complice silenzioso nei confronti di tante persone fragili, e che dire nei confronti dei miliardi di animali macellati senza pietà o sfruttati negli allevamenti intensivi, infliggendo loro indicibili sofferenze.

Come sappiamo, prima o poi tutti i nodi vengono al pettine, e ognuno avrà molto a che fare con i propri, per cui auspico che tutti abbiano imparato e continuino ad imparare a rimanere stabili nelle proprie responsabilità. Perché soltanto così si può veramente trasformare la distruzione dei valori materiali e spirituali tuttora in corso. Non siate passivi e non incolpate gli altri, non perché non abbiano colpe, bensì perché siamo, seppur in diversa misura, tutti complici dello stato di fatto in cui ci troviamo. Cominciamo dunque con il risolvere i nostri problemi, individuali e collettivi. È il momento in cui ognuno di noi dovrebbe fare tutto quello che gli è possibile per liberarsi dai condizionamenti, e diventare credibile per aiutare altri a fare altrettanto.

Ricordiamo i morti, i malati, i radiati dagli albi, i disoccupati, i ricattati, i licenziati, i sospesi senza stipendio, i rovinati dalle politiche socio-economiche poste in atto nell’ultimo biennio. Ricordiamo tutti coloro che sono stati depredati di importanti diritti costituzionali e forzati a fare scelte contro il loro volere. Tra loro ci sono professionisti che hanno fatto giuramenti deontologici e ora si trovano a rinnegarli, magari sotto indebite pressioni.

Quanto rancore stanno accumulando le vittime, e quale destinazione prenderà quel rancore? Per certo, non svanirà nel nulla.

Nel Mahabharata è scritto che la reazione karmica riconosce l’autore dell’azione come un vitello riconosce la propria madre anche in una mandria di migliaia di vacche, e va diretto da chi l’ha partorito. Così il karma, per sentieri invisibili, ricade su chi lo provoca. Similmente, la conflittualità, l’odio, il rancore non fluttueranno a lungo nell’aria come gas di scarico, ma si abbatteranno su chi li ha generati.

Chi vivrà vedrà. Ci sono tante persone che messe alle strette e in angoscia, hanno scoperto la dimensione etica e spirituale, e hanno capito l’urgenza di confrontarsi con se stesse allo scopo di capire bene se questa è la società ideale nella quale vogliono vivere. Facciamo attenzione a tutti coloro che durante questo terribile biennio si sono risvegliati dal torpore e guardandosi attorno si risolvono a voler diventare la migliore versione di se stessi, perché quest’ultimi contribuiranno significativamente alla ricostruzione della pace sociale, della cooperazione, dell’amicizia e dell’Amore.

Viviamo un tempo di sfide drammatiche, ma quando le menzogne si riveleranno per quello che sono, anche coloro che per paura o interesse si rifiutavano di vedere e capire, capiranno mentre la Storia giudicherà l’accaduto, individuando le responsabilità dei tanti soprusi, dei protagonisti e dei loro complici, e tutti dovranno rispondere alla legge umana e divina del loro comportamenti.

Ci sono le vittime dei soprusi, ed è giusto che vengano riconosciute e risarcite per quel che hanno sofferto, almeno materialmente. Ma non possiamo esaurirci nel perseguire la giustizia dei tribunali, bensì dobbiamo anche gettare le fondamenta per preparare una società migliore, tornando alla filosofia dell’amore e alla prassi per applicarla (Bhakti-Yoga), ovvero ponendo al centro Dio e la nostra relazione d’amore con Lui, con tutti i viventi e il creato.

Mentre i tribunali faranno la loro parte, noi che giudici non siamo, dobbiamo prepararci a fare la nostra per calmare gli animi e invitare tutti a partecipare all’edificazione di un mondo migliore, fondato su verità, compassione, giustizia e Amore. 

Proponiamoci dunque di non coltivare odio, né vendetta, bensì Amore.

Concludo con una citazione dal Mahabharata “Chi sostiene il dharma, dal dharma è sostenuto, chi calpesta il dharma, è dal dharma schiacciato.” [Adi Parva]

Il mio augurio è che acceleriate il processo del risveglio spirituale e che esercitiate la misericordia, che esercitiate la carità, il perdono, la riconciliazione.

Non necessitiamo d’indurire lo scontro, di rendere ancora più violento il confronto. Necessitiamo esattamente del contrario.

La nostra parte non è quella di giudicare e condannare, bensì quella di per domani e aiutare chi lo desidera a correggersi.

Grazie a tutti. Buon anno. Proficuo 2022, all’insegna del risveglio spirituale e della pratica d’Amore.

Marco Ferrini (Matsya Avatar das)

(trascrizione del video dallo stesso titolo, rivisitata dall’autore)