In questo articolo vi darò diversi principi e prospettive che vi aiuteranno a diventare più felici, ad avere più successo nella vostra vita e ad essere più creativi e produttivi. Questi principi saranno utili solo se li applicherete.
Dio è felice se collaboriamo tra di noi
Nello Srimad-Bhagavatam troviamo la storia dei Praceta, i figli del re Pracinabhari, che per molto tempo avevano compiuto delle grandi austerità sul fondo del mare e avevano pregato Shiva. La loro era una preghiera molto bella, un inno che descrive Krishna e chiede a Krishna misericordia e benedizioni. I Praceta erano insieme e Vishnu fu così contento della loro relazione e della loro amicizia che andò a vederli e disse loro che potevano chiedergli qualsiasi benedizione. Questo mostra che quando i devoti cooperano tra di loro, quando agiscono insieme, Krishna appare ed è pronto a dare loro tutto quello di cui hanno bisogno per servirLo e per diffondere la coscienza di Krishna.
Siamo tutti individui diversi e abbiamo opinioni diverse su varie cose, anche per quanto riguarda il servizio devozionale, ma Srila Prabhupada afferma che queste opinioni sono considerate spirituali, perché l’obiettivo è unico: far piacere a Krishna.
Non sappiamo chi abbiamo di fronte a noi
C’è una storia che spiega un punto molto importante: che non sappiamo chi abbiamo di fronte a noi. Un tempo c’era un monastero con tanti monaci. Era visitato da molte persone, ma col tempo i monaci iniziarono a litigare tra di loro. A poco a poco, le persone smisero di frequentarlo. L’atmosfera era diventata molto pesante. Dopo che questa situazione si era protratta per un po’ di tempo, uno dei monaci decise di consultare un saggio che viveva nelle vicinanze: “Come possiamo far tornare le persone e come possiamo far tornare una buona atmosfera nel monastero?” Il saggio disse: “Domani vieni da me e ti darò la risposta.”
Il giorno seguente, alcuni monaci andarono per sentire la risposta e gli chiesero: “Allora, cosa dovremmo fare?” Il saggio disse loro: “Ho meditato molto e ho pregato, e devo dirvi che uno di voi è il messia, uno di voi è il salvatore. Quindi dovete stare attenti a come vi comportate con ogni monaco. Non posso rivelare chi sia, ma dovete essere attenti, perché uno di voi può essere il messia.” Così i monaci iniziarono a trattarsi con grande rispetto. Non sapevano chi fosse il messia, ma seguirono il consiglio del saggio. A poco a poco, l’intera atmosfera cambiò e le persone iniziarono di nuovo a visitare il monastero. Non c’erano più politiche, ne risentimenti.
Non importa se questa storia sia vera o no, perché in un certo senso è vera. Ognuno di noi è potenzialmente un santo. Quindi dobbiamo imparare a vedere le persone in termini di potenziale, non in termini di posizione o di comportamenti del momento. Il potenziale di tutti, come sappiamo dalle Scritture, è che siamo sac-cid-ananda, anime spirituali eterne, piene di conoscenza e di felicità, parti integranti di Krishna. Quindi tutti meritano il nostro rispetto.
Potremmo pensare che una certa persona sia un esperto di software IBM o un calciatore, oppure un musicista, ma in realtà non sappiamo chi è veramente e quindi dobbiamo rispettare ogni singola persona e ogni singolo devoto. E sopratutto perché chi viene alla coscienza di Krishna, è una persona molto rara. Quindi ogni anima che si avvicna alla coscienza di Krishna è estremamente speciale e merita il nostro rispetto e il nostro affetto.
Ogni anima è fantastica
Se per esempio avete un figlio e giudicate vostro figlio dal suo comportamento di bambino, impazzirete. Ma se vedete vostro figlio secondo il potenziale che potrebbe manifestare in futuro, sarete pazienti, avrete fiducia di lui e lo sosterrete, in modo che possa crescere bene. Quindi il modo in cui vediamo le persone è molto importante. Non dovremmo vederli basandoci solo su quello che vediamo esternamente o al momento presente. La forma delle persone che vediamo al momento è un’espressione del loro condizionamento nel tempo e nello spazio. Quando si guardano allo specchio, alcune persone possono rimanere molto colpite. Pensano che la natura sia stata molto gentile con loro. Pensano di avere un bell’aspetto. Ma in realtà quella è una forma temporanea. Quello non sei veramente tu. Allo stesso modo, quello che vediamo quando guardiamo qualcun’altro non è l’anima, non è la persona reale, e quell’anima che è all’interno del corpo in realtà è sorprendente. La Bhagavad-gita (2.29) afferma che l’anima è meravigliosa:
Alcuni vedono l’anima come una meraviglia, alcuni la descrivono come incredibile, e alcuni la vedono straordinaria, mentre altri non riescono a comprenderla anche dopo averne sentito parlare.
Avevo coniato un motto per il mio servizio di facilitatore: “Ogni anima è fantastica!” È un motto ispirato da questo verso della Gita e che per me ha due significati e tutti e due sono fantastici. Tu sei sorprendente perché hai un enorme potenziale che non viene utilizzato e puoi liberare quel potenziale. Siamo incredibili, specialmente le anime condizionate, perché siamo incredibilmente sciocchi. Siamo esperti nel sabotarci; siamo esperti nell’essere i nostri nemici. Questa abitudine è molto preminente anche tra i devoti. Istruisco centinaia di devoti in tutto il mondo e la maggior parte di loro ha questa abitudine. Sono esperti nell’agire contro il proprio interesse personale. Quindi dobbiamo smettere questa abitudine.
Diventa il trainer di te stesso
Il devoto deve diventare amico di se stesso. Se dice: “Non ho nessun sostegno. Nessuno si preoccupa di me.” Allora cosa si può fare? Dovete iniziare a sostenervi da soli. È importante il modo in cui parlate con voi stessi. Esistono sia il dialogo interiore negativo che quello positivo. Se parlate con voi stessi e dite: “Sei una persona negativa, sei inutile, non riuscirai mai a raggiungere il mondo spirituale!” In questo modo vi state impedendo di andare avanti. Ma se vi dite: “Beh, forse sei caduto e senza speranza, ma Krishna è onnipotente, per Lui tutto è possibile, può portare anche me nel mondo spirituale e anch’io posso diventare un puro devoto.” In questo modo avete una speranza. Parlerete con voi stessi in modo positivo e direte: “OK, alzati, vali qualcosa, è vero. Adesso alzati e muoviti! Fai qualcosa! Non lamentarti e non cercare solo delle scuse.”
Quando parlo con le persone, chiedo loro cosa vogliono. E loro mi dicono: “Io voglio”. OK, quindi cosa ti impedisce di avere una certa cosa? E poi fanno un lungo elenco di scuse. Lavoriamo quindi su questo elenco e cerchiamo di eliminare tutte queste scuse. Quando guardiamo molto in profondità a quello che ci impedisce di diventare più felice, di maggior successo, più cosciente di Krishna, vediamo che l’ostacolo più grande in realtà siamo noi. Siamo il nostro più grande ostacolo. Prabhupada una volta disse che siamo il nostro più grande ostacolo. Gli ostacoli esterni possono essere percentualmente pochi, ma la maggior parte di essi, diciamo il 95 percento, è nella mente: “Non posso farcela. Non sono capace.” Pertanto devete imparare a diventare l’allenatore di voi stessi per avere successo.
Alza spesso le mani in aria
A volte siamo giù. Alcune persone sono sempre giù. Alcune persone sono occasionalmente giù. Ma ogni volta che siete giù, che questo sia di continuo o occasionalmente, dovete imparare a sollevarvi. Insegno ai devoti una tecnica molto semplice. Facciamo un piccolo esercizio. Per favore alzati e alza le mani in alto! Ora in questa posizione cerca il più possibile di essere frustrato. È possibile? Cerca di essere depresso, abbattuto, triste. Alcuni di voi potrebbero essere esperti in questa cosa, anche con le mani alzate. Ma in realtà è molto difficile. Se volete cambiare il vostro umore, cambiate semplicemente la posizione delle mani e Gaura-Nitai ci stanno insegnando dall’altare ad alzare le mani. Immediatamente il vostro umore cambierà.
Una volta stavo parlando al telefono con una ragazza che per la maggior parte del tempo era depressa e le ho detto: “Metti giù il telefono e alza le mani.” Lo ha fatto. “Come ti senti ora?”
“Bene, mi sento meglio.”
“Puoi sempre farlo per cambiare il modo in cui ti senti.” Purtroppo alla gente non piace fare questo. Ci piace essere frustrati, ci piace essere tristi, perché poi possiamo continuare ad essere egocentrici.
È molto semplice, invece di andare per sette anni in psicoterapia, potete essere felici alzando le mani. E se iniziate a fare lo Swami step è ancora più difficile rimanere frustrati; e se poi iniziate a cantare il mantra Hare Krishna, è praticamente impossibile. Tutta la frustrazione è sparita. Ma noi pensiamo: “È troppo semplice. Devo prendere delle pastiglie. E devo andare a parlare con uno psicoterapeuta. E devo lamentarmi, devo essere senza speranza e devo lamentarmi della vita, delle persone e del mondo.” Ma con questo semplice esercizio, potete cambiare la vostra vita. Vi suggerisco di farlo ogni giorno, di alzare le mani in qualsiasi momento della giornata e vedere cosa succede. Va anche bene come esercizio fisico. Krishna ci ha dato delle tecniche molto semplici e ci sono così tanti altri strumenti nella Bhagavad-gita. Che dire di recitare il mantra Hare Krishna con attenzione.
Smettete di essere bloccati
Prabhupada disse che la predica è l’essenza. Se vogliamo predicare la coscienza di Krishna, dobbiamo prima risolvere i nostri problemi. Diventate felici, realizzate la coscienza di Krishna, rendetevi conto che è la fonte di ogni felicità e poi potrete darla agli altri. Possiamo entusiasmare le persone nella nostra città e possiamo mostrare loro che questa è la vera conoscenza, è la scienza della felicità che viene presentata dalle Scritture.
Per chi è intelligente la formula del successo è semplice. Sforzo personale più misericordia del Signore uguale successo. Cercate di sforzarvi. Se recitate un giro o due di japa al giorno, arrivate a cinque giri al giorno, questo attrae la misericordia di Krishna. In questo modo, possiamo cambiare la nostra vita, possiamo essere felici, possiamo fare qualcosa con altri devoti per diffondere la coscienza di Krishna, possiamo predicare, ma dobbiamo iniziare a muoverci. Dobbiamo smettere di bloccarci.
Non pensate “Se solo”
Avete già sentito la frase “Se solo?…” “Se solo non fossi sposato potrei essere un predicatore.” Ma non è vero. Puoi essere un predicatore anche da sposato. “Se solo mia moglie fosse più gentile con me, sarei più felice e più cosciente di Krishna.”…. “Se solo avessi più soldi…”
Mi piace scherzare con le persone. Alcuni mi dicono: “Sai, vorrei solo un po’ di denaro. Tutto qua.” “Beh, sei davvero unico! Nessuno mi ha mai detto che vuole solo del denaro.” Le persone pensano che se hanno dei soldi, diventeranno felici. Anche se sono portati alla spiritualità, pensano al denaro. Il denaro li renderà felici. Quindi le persone vogliono avere le stesse cose materiali e tutti pensano che sono i soli a pensare così. Come quando per esempio acquistate delle scarpe da tennis Nike. Tutti pensano “Io sono davvero speciale”. Allo stesso modo, le persone hanno le stesse motivazioni, gli stessi desideri e pensano: “Se solo avessi questo, allora sarei felice.” Non sanno che in tutta la storia di questo pianeta queste cose non hanno mai fatto felice nessuno.
Siate grati
Può darsi che abbiate già tutto quello che serve per essere felici, ma non lo vedete. Non apprezzate quello che avete già. Consiglio ai devoti che ogni giorno, ogni mattina quando vi svegliate, scrivete dieci cose per le quali potete essere grati al Signore. E vedrete come la vostra vita cambierà.
C’è un ragazzo che ha fatto qualcosa di incredibilmente semplice. Ha inventato le “pietre della gratitudine”. Ha preso delle pietre per poter ricordare di essere grato di certe cose e poi ha iniziato anche a venderle. Molte persone gli hanno riferito che quelle pietre hanno cambiato la loro vita perché le pietre li hanno aiutati a diventare più grati per quello che hanno.
Ci sono così tante persone che sono meno fortunate di noi. Non hanno mani o gambe. Noi abbiamo due mani, due gambe, una testa. Alcune persone hanno la testa ma non funziona! Noi abbiamo una testa che funziona abbastanza bene. Abbiamo così tanti strumenti da utilizzare per diventare veramente molto felici e di successo.
Oggi le persone che non hanno quasi cervello, hanno successo, semplicemente perché sono determinate. E che dire di voi che avete la misericordia di Dio. Avete il maha mantra, il prasadam, la compagnia dei devoti e i meravigliosi libri di Srila Prabhupada. È incredibile cosa potremmo fare se diventassimo consapevoli di questo e fossimo grati per quello che abbiamo.
Imparate a guardarvi intorno
Da un esperto di marketing ho imparato a diventare più cosciente di quello che mi circonda. Lui ha scritto: “Ci sono tantissime opportunità intorno a voi per diventare molto felici e di successo, ma il problema è che non le vedete.” In questo modo, siamo bravi quasi come dei ciechi. Quindi voglio insegnarvi ad avere la possibilità di pensare. Diventate degli opportunisti. Ed è semplice. Chiedetevi: “A cosa serve questo problema?” oppure “Quali opportunità nascoste si trovano in questo problema?”
Supponiamo che non abbiate un lavoro. È un problema. A che cosa serve questo problema?
Uscite e iniziate a cercare lavoro, trovate un buon lavoro, scoprite qual è la vostra forza, iniziate a parlare di Krishna, imparate a come poter espandere le vostre abilità, a guardare la vostra vita da una prospettiva diversa (a 360 gradi), comprendete la direzione che volete prendere, decidete più chiaramente le cose. Queste sono tutte opportunità. Se le elencate e se le leggete, potete sentirvi bene. Non ci sono più problemi. Non ci sono problemi, solo opportunità. Quindi se cambiamo il modo in cui pensiamo, la nostra vita cambierà. Il problema è il modo in cui pensiamo. Noi pensiamo in modo tale da limitarci. Ma l’intelligenza ci sta dicendo: “Non limitarti, amplia le tue possibilità, ci sono così tante opportunità.”
A volte la gente vive in case abbandonate. Arrivano e non c’è niente, oppure è tutto in disordine. Loro pensano: “Ci manca questo, ci manca quello.” Poi si guardano un po’ intorno e c’è già così tanto: c’è una lampadina, una candela, un materasso, un tavolo. Poi fanno amicizia con i vicini e si aiutano.
Alcuni anni fa, durante un corso di formazione per insegnanti al Bhaktivedanta College di Radhadesh abbiamo fatto un esercizio. Ci è stato chiesto di costruire un tempio dal nulla. L’insegnante ha detto: “Uscite e cercate tutto quello di cui avete bisogno”. Tutti e tre i gruppi dovevano costruire un tempio. In qualche modo mi è capitato di essere il leader di un gruppo e non avevo alcuna idea di cosa fare. Non sapevo dove trovare le cose perché non conosco Radhadesh molto bene. Alcuni devoti sono usciti, altri hanno usato quello che c’era, ed è stato incredibile quello che hanno creato dal nulla: tre bellissimi templi. Il mio gruppo era così unito, la mia squadra ha trovato tutto quello che serviva, ha creato il miglior tempio e abbiamo vinto (non per merito mio). Fate quello che potete, con quello che avete, e dove siete.
C’è anche una storia che parla di come venne prodotta la prima tampura. Qualcuno stava camminando per la strada e trovò una corda, poi una zucca e un bastone, li unì insieme e questa diventò la prima tampura che è composta da tre oggetti che da soli sono più o meno inutili per produrre della musica.
Allo stesso modo, se nella vita impariamo a guardarci intorno, questo ci aiuterà enormemente. Se tornate a casa, guardate cosa avete già e come potete usarlo a vostro vantaggio. Pensate anche alle persone che sono parte della vostra vita, che possono aiutarvi o darvi dei buoni consigli, forse anche contribuire ad iniziare un progetto. Ci sono così tante opportunità. Dobbiamo vederle e prenderle.
Un universo colmo di prosperità
L’universo di Dio è pieno di abbondanza. Abbiamo la mentalità della scarsità: “Oh, non ho questo, mi manca questo.” Pensiamo che manchi sempre qualcosa, ma non è vero. Questo è un universo pieno di abbondanza. Limitiamo noi stessi e le nostre possibilità a causa del nostro modo di pensare.
Avevo questa mentalità e l’ho ancora in una certa misura, ma gradualmente sta cambiando. Vedo che ho tutto quello di cui ho bisogno. Certo, mi abituo anche a non aver bisogno di molto, ma questa è un’altra cosa. Ad ogni modo, se sviluppate questo modello di pensiero, la vostra vita cambierà.
Trasformare un problema in un’opportunità
Ho sentito delle storie di persone molto svantaggiate. Un ragazzo ha avuto un incidente aereo, ed è sopravvissuto, ma è rimasto paralizzato. Poi si è completamente ustionato in un incidente in moto. Oggi tiene dei seminari e motiva le persone. Provate a immaginare?!… Il suo viso è ancora ustionato, non può camminare, non ha nemmeno le mani, ma è felice e ha avuto successo.
Quando era in ospedale, un’infermiera molto carina si è presa cura di lui e lui ha deciso di sposarla. Sembra quasi un mostro, ma la sua mente è così concentrata, così forte. Ora lei è sua moglie ed è felice di avere un marito così. Potete vederlo in Internet, scrive dei libri, tiene conferenze davanti a un vasto pubblico.
Delle persone hanno avuto delle difficoltà estreme nella loro vita. Molto peggio di quello che abbiamo passato noi. Quest’uomo ha trasformato un enorme problema in un’opportunità. Allo stesso modo, nella Bhagavad-gita, Krishna dice:
O Partha, felici sono gli ksatriya a cui viene offerta l’opportunità di combattere; a loro si aprono le porte dei pianeti celesti.
(Bhagavad-gita, 2.32)
Arjuna aveva visto che combattere era un problema, ma Krishna gli ha spiegato che invece era un’opportunità. Il problema più grande non è il problema in se stesso, ma come vediamo il problema. Abituatevi a vedere i problemi come opportunità e a trasformarli in opportunità. La vostra vita migliorerà in modo sorprendente e questo darà entusiasmo sia a voi che alle persone a cui tenete.
Akrura das
(Akrura das è un coach spirituale che viaggia per l’Europa; nei suoi seminari e incontri parla di educazione spirituale e di come prendersi cura degli altri. Per contatti: akrura@gmail.com)