Forse non ci immaginiamo quanto siamo tesi e di come il nostro respiro sia superficiale durante la giornata, ma spesso è così e questo può avere un effetto psicologico sul nostro umore. Un esercizio molto semplice per aiutarci a mantenere il nostro essere in uno stato di benessere e di calma è quello di diventare coscienti delle tensioni che ci sono nel corpo, rilassarci e imparare a respirare in modo profondo.
Molte volte agiamo e ci muoviamo mantenendo inconsciamente delle tensioni muscolari, spesso nell’area dello stomaco e della mandibola. Siamo tesi senza saperlo e senza volerlo e queste tensioni possono far scattare più facilmente la molla della collera. Ma se noi impariamo il semplice esercizio di notare, vedere le tensioni, vedere le zone di tensione, rilassarle e respirare con calma e profondità, anche noi diventeremo più calmi e vedremo le cose con più chiarezza. Il nostro semplice esercizio comincia sempre con la preghiera. Una preghiera che può essere molto pratica e semplice, anche solo “Signore aiuto!” Oppure dire il Maha Mantra o anche semplicemente pronunciare la prima parte del mantra: “Hare Krishna”, e subito dopo vedere le tensioni, rilassarle e respirare in modo calmo e profondo.
In questo modo le nostre emozioni si possono modificare più facilmente e da negative trasformarsi in positive.
Ricordiamoci che quando siamo nervosi siamo tesi e il nostro respiro è corto e agitato, ma quando siamo calmi il nostro corpo è rilassato e il nostro respiro è profondo. E noi abbiamo la possibilità di modificare il nostro umore con una decisione cosciente, cominciando dalla preghiera, poi rilassando il corpo e respirando meglio.
Scrive Franco Berrino sulla rivista Terra Nuova: “Praticare una respirazione consapevole ogni giorno ci permette di imparare a vivere in uno stato di calma e presenza vigile, riducendo i livelli di stress e ansia, e ci permetterà di rispondere diversamente ai problemi e migliorare la qualità generale della nostra vita. Una respirazione lenta e profonda consuma meno energia, fornisce una quantità maggiore di ossigeno alle cellule e agli organi, aumenta l’energia vitale e ci permette di vivere più sani e più a lungo.”
E’ dunque un esercizio molto semplice ma importante, è il porre più attenzione alle nostre tensioni e al respiro per poi portare il nostro essere al livello del sattva guna, quell’area energetica più adatta per comprendere e apprezzare l’aspetto spirituale della vita e magari anche la pratica della Krishna bhakti, la coscienza di Krishna, lo scopo ultimo della vita umana.
VaisnavaLife Team