Mi sono chiesta: è possibile non essere toccati dal potere dell’energia materiale stando molto a contatto con essa?

Vediamo che i devoti che escono regolarmente vestiti con abiti occidentali per diffondere la coscienza di Krishna contattano l’energia materiale, ma ne restano distanti perché rimangono fissi sulla missione della coscienza di Krishna. Ma che dire di noi che in ambiti lavorativi non mostriamo un singolo segno visibile di spiritualità? Non abbiamo un abbigliamento devozionale, del cibo spirituale, dei suoni spirituali e la compagnia dei devoti e siamo circondati da discorsi banali e a sfondo sessuale. La nostra prossimità con l’energia materiale è certamente diversa da quella di chi sta parlando di Krishna o di un devoto che vive in un tempio.

Lavoro nel mondo della stampa, e contatto editori e stampatori di tutto il mondo. Dopo molti anni di lavoro coronati da un discreto successo, sono in grado di rispondere alla mia domanda iniziale con un inequivocabile si. Possiamo mantenere la nostra coscienza di Krishna mentre lavoriamo nel mondo materiale se manteniamo la coscienza di Krishna come priorità nella nostra vita.

In effetti sono convinta che il successo che ho avuto nel mondo del lavoro è dovuto al fatto che rimango concentrata sui miei obiettivi coscienti di Krishna. Per lavorare nel mondo senza rimanerne invischiati, la base del successo è purificare la nostra vita recitando il maha mantra Hare Krishna e evitando il gioco d’azzardo, le sostanze intossicanti, il consumo di carne e la sessualità extra-matrimoniale. In altre parole, per riuscire a lavorare fuori dal tempio, dobbiamo applicare la stessa formula spirituale data da Prabhupada per vivere nel tempio.

Quindi il motto che mi ha guidato è stato: il mio lavoro non può essere ‘lavoro per lavorare’, questo significherebbe degradarsi a nascite inferiori, perché le persone di solito lavorano solo per fare denaro. Il desiderio di denaro può trasformarsi in una febbre, che ci fa dimenticare il vero scopo della vita, soprattutto quando otteniamo un piccolo successo.

Quando i nostri sforzi diventano eccessivi? Non appena la nostra famiglia e il nostro lavoro diventano più importanti delle nostre pratiche spirituali. Se stiamo perdendo l’entusiasmo per le nostre pratiche spirituali, vuol dire che siamo troppo assorti nelle attività materiali.

Evitare la trappola del denaro

Il desiderio di denaro è una delle migliori trappole dell’energia illusoria. Le Scritture vediche ci avvertono che il denaro e il sesso sono le due maggiori insidie ​​della vita. La ricchezza può renderci orgogliosi. Dopotutto con il denaro si può comprare rispetto, status sociale, piacere sessuale e una gamma completa di comodità materiali. Il grave errore è pensare che la sicurezza finanziaria sia vera sicurezza. Non lo è. Quindi non abbiamo bisogno di svenderci per soddisfare i bisogni della nostra famiglia. Possiamo accontentarci di qualunque cosa Krishna ci dà. Generalmente Egli ci dà in abbondanza e apprezzeremo questo se rimaniamo semplici e umili.

Quindi come proteggerci dal fatto di diventare come tante altre migliaia di persone che sono assorte nel lavoro solo per avere dei guadagni temporanei? L’unica garanzia che la nostra vita nel mondo del lavoro non diventerà come quella degli altri è una salutare, costante e quotidiana pratica spirituale.

Proprio come per essere in forma fisica si può fare jogging, o degli esercizi fisici o assumere ogni giorno delle vitamine, un devoto sa che per rimanere in forma spiritualmente bisogna recitare quotidianamente un certo numero di giri di japa mala, adorare le Divinità a casa o nel tempio, leggere quotidianamente la Bhagavad-gita e lo Srimad-Bhagavatam.

Riesco a dedicare dalle quattro alle cinque ore al giorno al mio programma spirituale e poi più di cinquanta ore alla settimana al lavoro, per cucinare per la mia famiglia e per svolgere altre attività domestiche. Non ho bambini piccoli e quindi questo è di aiuto. Ma che voi abbiate comunque poco o tanto tempo da dedicare alle pratiche spirituali, il segreto è quello di riservare ad esse una quantità specifica di tempo ogni giorno. Cercate di trovare il momento migliore della giornata e seguite il vostro programma ogni giorno. Per me, questo è l’unico modo per potermi ricordare di Krishna per tutto il giorno, o almeno farlo entrare periodicamente nei miei pensieri. Il Narada-bhakti sutra ci dice:

 Si ottiene la bhakti ascoltando e parlando delle qualità speciali del Signore Supremo, anche mentre si è impegnati nelle attività ordinarie di questo mondo.

Le nostre buone abitudini ci manterranno fissi nella coscienza di Krishna anche quando dovremo affrontare delle situazioni materiali.

La purezza negli ambiti lavorativi

Forse la prima cosa da esaminare è il tipo di lavoro che facciamo. È contrario alla coscienza di Krishna? Ovviamente, un devoto non vorrebbe diventare un macellaio, oppure una prostituta, o avere a che fare con alcolici, ma ci sono molte altre professioni che possono coinvolgerci in attività negative. Dobbiamo vedere bene cosa stiamo facendo e decidere se è necessario apportare delle modifiche.

Oggi nella maggior parte dei casi lavoriamo con il sesso opposto in un ambiente sociale che promuove la promiscuità. Ma non dobbiamo promuoverla nella nostra coscienza. Per prima cosa possiamo proteggerci vestendoci in modo casto. Prestate attenzione a questo dettaglio che sembra apparentemente insignificante, ma può fare una grande differenza nel modo in cui percepite voi stessi e nel modo in cui gli altri vi vedono. Un abbigliamento sobrio può aiutarvi a mantenere delle relazioni sobrie e oneste.

Dobbiamo fare attenzione alla tendenza al piacere materiale per quanto riguarda il sesso opposto. Non dovete essere negativi, ma non c’è nemmeno bisogno di essere frivoli. Fate attenzione a come gestite le vostre parole o i vostri gesti. Mettete sempre in chiaro che non siete assolutamente attratti da un certo tipo di comportamento.

Un altro modo in cui maya ci cattura è attraverso i media. La TV, internet, radio, film, riviste, giornali possono indebolire la nostra vitalità spirituale. Guardare la TV o leggere giornali e riviste è un’abitudine dalla quale liberarsi non è sempre facile. Se veniamo catturati, non riusciamo più nemmeno ad accorgerci di quanto siano debilitanti quelle cose. Ma provate a rinunciare a tutti i media per un mese o due e vedrete come la vostra mente diventerà più chiara quando pensate a Krishna. Di tanto in tanto potremmo aver bisogno di guardare le notizie oppure di leggere delle riviste di settore. Ma dovremmo essere onesti e rinunciare a tutto quello che non serve. Possiamo cercare di svagarci in modo più semplice e puro come fare una passeggiata nella natura o con un picnic in famiglia, e dobbiamo trovare il tempo di leggere lo Srimad-Bhagavatam invece di leggere delle notizie banali.

Un altro punto: mangiare solo il cibo offerto a Krishna è molto importante per mantenere la nostra coscienza chiara e pura. Senza purezza mentale non si può ricordare Krishna o accedere alla realizzazione pratica delle verità spirituali.

Potremmo voler mangiare fuori, potrebbe essere la cosa più facile da fare, o il nostro lavoro potrebbe costringerci a farlo. In ogni caso, non dovremmo stupidamente sottovalutare gli effetti del nutrirci di un cibo preparato da chi non ha devozione per Dio, che dire di mangiare del cibo, anche “vegetariano”, preparato in cucine piene di animali morti. Nella Bhagavad-gita Krishna dice che mangiare del cibo non offerto a Lui è come mangiare dei bocconi di peccato. E nella Caitanya-caritamrita Srila Prabhupada spiega che quello che contamina particolarmente la coscienza sono i cereali cucinati da chi non è un devoto del Signore. Infatti, in questo modo si assume il karma negativo della persona che ha cucinato quel cibo. È un peso in più che faremmo bene ad evitare.

In ogni caso, se il nostro lavoro non ci obbliga a mangiare fuori, non dovremmo farlo. Ci sono molti altri modi salutari e deliziosi per mangiare. A volte devo parlare con dei clienti, e a volte i miei viaggi rendono impossibile cucinare o essere vicina a dei ristoranti o a dei templi ISKCON. Quindi cerco di limitarmi a mangiare della frutta secca, alcuni formaggi e occasionalmente delle patatine fritte, oppure porto del prasadam da viaggio come samosa, chidwa, muesli o del pane con uvetta. Quando devo invitare a pranzo un cliente, ordino un’insalata, ma evito le salse, che spesso contengono aglio, cipolle e talvolta anche uova. Quindi chiedo solo dell’olio d’oliva e del succo di limone a parte. Quando devo mangiare qualcosa di più di un’insalata, sono più elastica e scelgo delle patate al forno e sono sempre riuscita a cavarmela con una preghiera silenziosa per offrire quello che mangio, questo anche nelle riunioni formali più importanti.

Quando siamo nel mondo imprenditoriale, non è necessario mangiare delle cene complete, bere del vino o scendere a compromessi per avere successo con i nostri clienti. La mia non conformità non mi ha mai fatto perdere un contratto. In effetti ho scoperto che i miei clienti mi rispettano di più perché sono una vegetariana convinta, non fumo e non bevo alcolici, caffè o tè. È un po’ più difficile spiegare perché non mangio cipolle, aglio o funghi, quindi evito l’argomento. Quando le persone vedono che sei una persona che ha dei principi, a volte le conversazioni possono andare un po’ più in profondità, nella filosofia. Se siete fortunati, potrete condividere qualcosa della coscienza di Krishna, ma non potrete farlo se in voi c’è dell’ipocrisia.

Diffondere la coscienza di Krishna

Quando siete attratti dalla coscienza di Krsna, volete condividerla con gli altri. Ma anche se i miei dipendenti hanno sempre saputo che sono una devota di Krishna, non sono mai stata in grado di poter condividere questo fatto con un cliente. Quindi provo grande soddisfazione nel fare in modo che i miei clienti ricevano del prasadam. Il prasadam è un modo meraviglioso per condividere Krishna. Non perdete queste opportunità. Ogni volta che vado a visitare un cliente porto con me del prasadam e ogni anno per le feste di Natale spedisco delle confezioni di prasadam. Le persone amano il prasadam. Anche se il prasadam non è certamente una questione commerciale, mi aiuta a rendere i rapporti con i miei clienti più personali e mi fa sentire che sto adempiendo, almeno in una certa misura, al mio dovere di aiutare spiritualmente le persone che incontro.

E poiché dobbiamo trascorrere molte ore del giorno con i nostri colleghi, pensate a come poter dare la coscienza di Krishna nel vostro luogo di lavoro. Molte anime sincere stanno solo aspettando di sentire parlare di Krishna e voi sapete delle cose che altre persone non sanno. Quindi, almeno con i vostri colleghi, non siate timidi. Se qualcuno vi chiede cosa state leggendo, che preghiere fate o cosa fate nella vita, diteglielo. Potete essere orgogliosi e fiduciosi di quello che fate, perché state facendo qualcosa che ha per loro un valore duraturo.

Diamo i frutti del nostro lavoro

Passare dal servizio a tempo pieno al tempio al lavoro è stato difficile per me. Mi ero abituata a fare tutto quello che facevo per il piacere di Krishna e questo mi ha fatto sentire libera dalla schiavitù delle azioni e delle reazioni. Pensavo che lavorare per dover pagare l’affitto avrebbe generato del karma. Anche se mi consolava il pensiero che stavo lavorando per mantenere una famiglia di devoti e stavo cercando di essere anch’io devota e facevo ancora qualche servizio per il tempio, in qualche modo non ne ero completamente soddisfatta. Ero a disagio nel dover passare così tante ore della mia vita in un ambiente di lavoro che non era direttamente connesso con Krishna. Ora sono più serena riguardo il fatto di perdere di così tante ore, perché do regolarmente a Krishna alcuni dei risultati del mio lavoro. Quest’offerta rende il mio lavoro un servizio devozionale. Se possibile, dovremmo dedicare un po’ di tempo per aiutare la diffusione della coscienza di Krishna, c’è sempre molto da fare. Ma se non abbiamo tempo, dovremmo almeno risparmiare un po’ di quei preziosi vantaggi che vengono dai nostri guadagni e impegnarli direttamente per Krishna. Non c’è bisogno di guardare molto lontano per trovare delle meravigliose iniziative da sostenere, e con i responsabili di questi progetti, dare delle donazioni a una iniziativa a cui crediamo e compiere così un prezioso servizio.

Contribuisco mensilmente a tre progetti ISKCON e ogni anno ad altri quattro o cinque. E ce ne sono altre decine. Scegliete un’iniziativa che vi ispira, decidete un importo mensile che potete dare, anche se è poco, e ogni mese donatelo, proprio come pagate le altre bollette. Servendo Krishna in questo modo, voi e la vostra famiglia otterrete una grande soddisfazione e del beneficio spirituale. Aiutare chi è direttamente impegnato nella diffusione della coscienza di Krsna vi renderà cari ai devoti di Krishna e cari a Krishna.

Mantenete Krishna al centro della vostra vita

Se vivete vicino a un tempio, visitalo spesso, se possibile ogni giorno. Chiedete cosa potete fare per aiutare. La compagnia di devoti che la pensano allo stesso modo vi aiuterà ad avanzare in coscienza di Krishna. In effetti, come me, potreste scoprire che l’unico modo per rimanere saldi nei vostri voti è frequentare dei devoti che condividono le vostre convinzioni. ..!

Quando siamo con i devoti, continuiamo a parlare di Krishna. Sono le uniche persone con le quali potete parlare in modo confidenziale, quindi non lasciatevi andare a discorsi banali. Per grazia di Krishna vivo a pochi chilometri da un tempio, quindi ci vado tutti i giorni, e ho lo speciale vantaggio di essere sposata con un devoto serio. Cercate della buona compagnia ovunque possiate trovarla, fosse anche solo via mail o leggendo i libri di Srila Prabhupada.

Più seri siamo nelle situazioni che ho menzionato, più saremo protetti dalle influenze materiali. Anche la minima disattenzione può creare scompiglio e riportarci spiritualmente indietro. A volte potremmo anche non notare per anni che ci siamo allontanati. Non possiamo permetterci di correre questo tipo di rischio. Nessuna quantità di piacere materiale o di sicurezza finanziaria può eguagliare il piacere di riconnetterci con Krishna. Quindi cercate quella relazione con Krishna essendo puri nelle vostre attività, se necessario impegnandovi nuovamente in una vita devozionale più rigorosa. Non fatevi deviare dalla ricerca del piacere e della sicurezza, solo per poi scoprire che anche se li ottenete non troverete la  felicità. Potreste perdere la vostra possibilità di sviluppare pienamente e in questa vita, la vostra relazione con Krishna. Come ha detto Prabhupada, la vita spirituale è come il filo di un rasoio: se non stiamo attenti ci possiamo tagliare.

Impegnarci per avere una vita pura potrebbe non essere facile. Richiede concentrazione, determinazione e chiarezza riguardo i nostri traguardi. Ma prendere questo impegno è possibile e auspicabile. Quindi fate tutto quello che è necessario, fate qualsiasi sacrificio o cambiamento, per quanto grande sia, per assicurarvi di poter mantenere Krishna al centro della vostra vita. I risultati saranno meravigliosi e soddisfacenti.

La scelta è vostra. Andrà tutto come al solito, e per chissà quante altre nascite? O taglierete il legame con l’energia materiale anche mentre lavorate al suo interno? Prendete una posizione: “Non è come al solito” almeno non deve esserlo.

Pranada dasi

(dal sito web di Back to Godhead)