A sei anni può essere difficile apprezzare ciò che accade intorno a te, ma io lo ricordo piuttosto chiaramente. Mi è stato chiesto di “assistere” la Zia Yamuna in cucina per una festa crudista che stava preparando: peperoni ripieni con una finta crema di formaggio, vari tipi di insalate di riso crudo e messo in ammollo, una torta crudista condita con una bella crema leggera e soffice al macadamia e varie altre preparazioni, ognuna unica per sapore, colore e ingredienti.

È stata la mia prima esperienza, ed ero completamente affascinata da ciò che si poteva preparare con il cibo. Ogni movimento, aroma e consistenza era tutto nuovo ed emozionante. Il modo in cui Zia Yamuna mi impegnava e mi spiegava, e si è presa cura di insegnarmi, ha reso questa esperienza assolutamente indimenticabile. Da quel giorno in poi lei ha ispirato una scintilla dentro di me per continuare ad imparare a cucinare e a nutrire i vaisnava.

Lei però, non creava solo del delizioso prasadam; ma insegnava anche la pulizia, lo standard di Srila Prabhupada, e dimostrava con il suo esempio a come non sprecare nessuna parte della creazione di Krishna. Mentre andavo a buttare via i semi di peperone, lei mi ha fermato e mi ha spiegato con intensità che, se li lasciavo asciugare per un pò, avrei potuto piantarli e far crescere più peperoni.

Immediatamente ho provveduto a seguire le sue istruzioni ed ero ansiosa di saperne di più. Mi ha soprannominata “la salvatrice dei semi” e mi sono sentita orgogliosa di avere una parte nel far crescere dei peperoni. Lei rendeva ogni aspetto della cucina, e tutto ciò che comportava, possibile ed emozionante. Naturalmente poi è cresciuto una bella pianta e ho colto il mio primo peperone con una travolgente sensazione di felicità e con la soddisfazione di vedere che anche per una bambina di sei anni era possibile coltivare dei peperoni per Krishna.