Il cuore è la sede dei nostri desideri; noi dovremo desiderare il puro servizio di devozione, dovremmo desiderare di far piacere a Krishna, dovremo desiderare la prema bhakti. Desiderare di soddisfare il guru, i vaisnava e Krishna.
Se noi recitiamo il santo nome con quel desiderio allora lo stiamo facendo con il cuore. Il cuore è la sede dei nostri desideri spirituali.
Cosa volete? Volete il puro servizio di devozione, o volete finire i giri? Se volete finire i giri allora continuate a recitare i giri di japa e tirate giù le palline del contagiri e così potete finire i giri. E va bene, avete finito i giri e qualcuno di quei mantra andrà nel profondo del vostro cuore, ma forse non così tanti… ma recitare il santo nome con il cuore vuol dire che io voglio veramente purificare il mio cuore.
Io vedo così tanta lussuria e invidia e orgoglio, avidità, illusioni e collera, io vedo tutte queste cose e non le voglio, le voglio cancellare, voglio spazzare via tutte queste attrazioni e queste repulsioni e questi attaccamenti e questi upadhi.
Sono stufo di loro, mi disgustano, mi trascinano giù nascita dopo nascita dopo nascita lontano da Krishna e ci provano ancora, anche perfino se ho ricevuto così tanto; ancora questi attaccamenti mi portano lontano da Krishna e contaminano la mia mente. Non voglio più queste cose, Krishna salvami, voglio essere un tuo puro devoto, voglio essere uno strumento del tuo amore. Con questo spirito noi pronunciamo il santo nome, noi imploriamo il santo nome di pulirci, di salvarci, di salvarci da maya, di darci la forza di diventare puri. Volete l’amore per Dio? oppure volete solo finire i giri per poi fare altre cose? Se volete l’amore per Dio concentratevi su quello e tralasciate tutti gli ostacoli che distraggono la vostra attenzione. Essenzialmente è solo il Nome che può salvarci. Ma non è possibile sedersi e concentrarsi se durante tutto il giorno non cercate di coltivare l’attitudine di essere il servitore del servitore del servitore. Se offendete i vaisnava, se fate prajalpa e parlate di cose senza senso ecc. non potete farcela quando cominciate a recitare il santo nome. Ma se provate a vivere la vostra vita con lo spirito di voler raggiungere quell’amore, e quando vi fermate per recitare il santo nome vedete tutti gli impedimenti e vedete tutti i desideri e vedete tutti i condizionamenti che sono così profondamente radicati nella vostra mente, voi volete liberarvene. E voi sapete che c’è un unico modo, non c’è un altro modo. Ci abbiamo provato per anni in altri modi e non funziona.
Lo abbiamo letto nei libri, lo abbiamo ascoltato nelle lezioni, lo abbiamo provato personalmente, l’unico modo è la misericordia di Krishna e la misericordia di Krishna si manifesta nel suo Nome. E quella misericordia è accessibile se io umilmente e sinceramente recito il santo nome.
Questa dovrebbe essere la nostra meditazione quando recitiamo i giri.
Ho bisogno piangere per avere la misericordia del Santo nome
Non devo ‘finire i giri’, sì, devo fare anche quello, devo completare i miei giri, ma con questo sentimento. Senza la misericordia del santo nome sono perduto!
Harer nama harer nama harer nama eva kevalam
Quando recitiamo il santo nome, dovremmo pregare con questo spirito, pregare per avere la misericordia, come fossimo dei mendicanti.
Se una persona che mendica viene da voi vestita con un bel sari di seta, ha delle collane di diamanti, esce dalla sua Roll Royce e ci dice “per favore aiutami” non lo sta dicendo sul serio; ma se una donna non ha veramente nulla, ha fame, è malata, è vestita di stracci, allora lo sta dicendo sul serio.
Ci è stato dato così tanto, ma quanta malattia ancora, quanta fame ancora… E con questo umile stato di mente, come un mendicante che piange per aver della misericordia, noi piangiamo per avere la misericordia di Krishna…
(Da una sessione di domande e risposte con Radhanath Swami)