Percepire la fonte

“Tuttavia”, si potrebbe affermare, “senza le comodità, come il riscaldamento, i mezzi di refrigerazione, i trasporti, l’acqua corrente e così via, saremmo molto disagiati. La vita adesso e più vivibile.”

Certo. Non stiamo dicendo: “Buttate via subito i caloriferi e gli acquedotti”. Il problema non è usare la tecnologia, ma il pensare che ci possa dare quello di cui abbiamo veramente bisogno. Scrive Srila Prabhupada:

Bisogna semplicemente cercare di capire che lo splendore del sole, lo splendore della luna e lo splendore dell’elettricità o del fuoco provengono da Dio, la Persona Suprema. Con una tale concezione della vita, che è l’inizio della coscienza di Krishna, per l’anima condizionata in questo mondo materiale si compie un grande progresso.

(Bhagavad-gita, 15.12, Spiegazione)

Senza riconoscere la presenza del Supremo nelle energie che utilizziamo, le nostre “comodità” ci porteranno inevitabilmente a un’altra condizione scomoda della vita, prima o poi.

La tecnologia ha il potere di distrarci dal vero obiettivo della nostra vita? Sì, se non siamo educati nel giusto modo. La tecnologia è solo uno strumento. Non è un nemico del trascendentalista. Ma concentrarsi sullo sviluppo tecnologico e perdere la visione dello scopo della vita è un danno e ci fa perdere del tempo prezioso. Arjuna, l’eroe del Mahabharata disse:

Ho lo stesso arco Gandiva, le stesse frecce, lo stesso carro trainato dagli stessi cavalli, e li uso come lo stesso Arjuna a cui tutti i re hanno offerto i loro debiti rispetti. Ma in assenza di Lord Krishna, tutti loro, in un attimo, sono diventati nulli. È esattamente come seminare su una terra sterile.

(Srimad-Bhagavatam, 1.15.21)

Srila Prabhupada commenta questo verso:

Tutte le energie e i poteri derivano dalla fonte suprema, Krishna; agiscono finché Lui lo desidera e cessano di funzionare non appena Egli smette di farle agire. Tutta l’energia elettrica viene dalla centrale elettrica e non appena la centrale smette di fornire energia, le lampadine non funzionano più. In un attimo queste energie possono essere generate o ritirate dalla volontà suprema del Signore. La civiltà materiale senza il benestare del Signore è come un gioco di bambini. Finché i genitori permettono al bambino di giocare, il bambino gioca. Non appena i genitori se ne vanno, il bambino deve fermarsi.

 

Si potrebbe pensare: “Le meraviglie della tecnologia sono molto affascinanti. Perché fare fatica per nulla?” In natura troviamo delle creazioni veramente affascinanti. Il nostro appetito intellettuale può essere soddisfatto osservando le meraviglie tecnologiche della natura. La nostra mano ad esempio è stata costruita per essere uno strumento ottimale. Né troppo rigida, come gli artigli di un castoro, né troppo morbida, è uno strumento perfetto per le attività umane. I nostri tentativi di creare delle forme di vita potrebbero mai essere così perfetti?

Un altro esempio: quando voliamo a 1.000 Km all’ora, sentiamo poco movimento a bordo di un aereo. Certamente, questo è il frutto di una grande intelligenza e di molto impegno. Ma anche l’aereo di linea più avanzato ha delle scosse e produce dei suoni fastidiosi in certe condizioni. Gli astronomi moderni ci dicono che la terra orbita attorno al sole a una velocità media di 120 mila Km all’ora. Eppure non si sente nessun sussulto né rumore, la navigazione è perfetta. Questa è arte! Ma quanti di noi apprezzano o addirittura riconoscono questa tecnologia?

L’esperto studia attentamente la natura che lo circonda e, con l’osservazione e l’apprezzamento, arriva ad ammettere che nessun essere umano potrebbe mai sviluppare una tecnologia così complessa e meravigliosa, che esiste da sempre, tutta intorno a noi. In effetti, se impariamo ad apprezzare la tecnologia altamente raffinata che ci circonda ad ogni passo, ci innamoreremo di quella grandiosa intelligenza che è al di là della nostra portata. Nel suo libro Living Philosophies, Albert Einstein ha espresso questo sentimento:

La cosa più bella che possiamo sperimentare è il mistero. È la fonte di tutta la vera arte e la vera scienza. Colui il quale questa emozione è estranea, che non può più fermarsi e provare meraviglia e rimanere avvolto da un timore reverenziale, è come morto, i suoi occhi sono chiusi.

Produttività: materiale e spirituale

Nonostante i giustamente pubblicizzati meriti dello sviluppo tecnologico, l’ossessione di innovare costantemente tende ad abbagliare le menti delle persone che sono prive della visione teleologica * della natura dell’universo e di ciò che si trova oltre esso. Basta considerare questo punto: è più importante sapere come usare un’auto o come è stata costruita un’auto? Le automobili non sono state inventate per far produrre altre automobili alle persone. Lo scopo dell’auto è di facilitare i viaggi, non quello di farci produrre delle parti meccaniche. Allo stesso modo, l’esistenza umana non è stata pensata per farci imitare le funzioni creative dell’universo e creare la vita nei laboratori o sviluppare delle fonti di energia “innovative” come le centrali nucleari. La vita umana è un momento critico lungo il percorso evolutivo, è un’opportunità per scegliere il percorso della liberazione e ravvivare la nostra coscienza di Dio. La domanda quindi è: come utilizzare la nostra energia umana nel risvegliare il nostro pieno potenziale?

Quando diamo uno sguardo oltre i meccanismi misurabili all’interno della natura, iniziamo a concepire l’esistenza dello spirito, la forza animatrice invisibile che ci circonda. È interessante notare che l’eziologia vedica ** rivela che la materia è generata dallo spirito.

vishnu-shaktih para prokta

kshetra-jnakhya tatha para

avidya karma-samjnanya

tritiya shaktir ishyate

Secondo questa affermazione del Vishnu Purana (6.7.61), la materia è una forma di energia che emana dal corpo spirituale dell’entità cosciente suprema, Sri Vishnu, un’espansione di Krishna. In altre parole, la materia è prodotta dallo spirito. Ma lo spirito, a differenza della materia, non è soggetto a trasformazioni. È una sostanza eterna e immutabile. Anche se esiste ovunque, e anche se noi stessi siamo fatti di quella stessa sostanza, rimane nascosta alla nostra vista.

È possibile raggiungere quella dimensione invisibile dello spirito? La saggezza vedica risponde audacemente di sì, lo spirito può essere percepito direttamente attraverso il suono. Il suono fa da ponte tra i mondi dell’energia materiale e dell’energia spirituale. È il mezzo con il quale vengono portati alla luce gli aspetti più profondi della nostra coscienza.

In sintonia

Il suono ha il grande potere di nascondere o di rivelare la realtà rispetto a qualsiasi altro input sensoriale. Ad esempio, possiamo vedere una cellula umana al microscopio e supporre che sia qualcosa di simile a una massa gelatinosa che assorbe o respinge diverse sostanze. Ma quando un professore di biologia spiega i molti componenti della cellula e le complesse funzioni che avvengono contemporaneamente al suo interno, rimarremo stupefatti. “Non avevo idea che ci potesse essere una tale raffinatezza in quello che sembra essere una massa informe! Quello che i miei occhi e la mia mente mi dicevano era solo una rappresentazione superficiale e persino fuorviante.” Prima di andare in laboratorio, ogni studente si siede in aula per ascoltare le osservazioni degli esperti. Quando gli studenti sanno cosa cercare, adattano gradualmente il loro potere di percezione. In altre parole, per quanto riguarda l’ottenimento di una conoscenza superiore, ascoltare è vedere.

Per lo studente della trascendenza, è il suono edificante spiritualmente, conosciuto come shabda-brahma, che migliora la sua visione. Il serio studente arriva gradualmente a percepire che tutte le energie dell’universo sono collegate a Sri Krishna, la radice di ogni esistenza.

Quella magia, quella meraviglia e quella gioia ineffabile che cerchiamo nella vita si possono davvero provare grazie alla tecnologia. Ma prima faremo bene ad espandere la nostra comprensione della tecnologia che dovrebbe includere la purificazione della coscienza con il suono. Questo è l’obiettivo finale della ricerca tecnologica: il completo raffinamento della coscienza, grazie al quale tutti i fenomeni e i noumeni possono essere chiaramente compresi.

La Mundaka Upanishad (1.3) afferma, yasmin vijnate sarvam evam vijnatam bhavati:

Se possiamo capire Dio, la Persona Suprema possiamo capire tutto il resto.

Il metodo per sviluppare la consapevolezza cognitiva del Supremo è tecnicamente noto come upanishad, o quella visione ottenuta “sedendosi vicino” (upa: vicino; nishad: seduto) al maestro spirituale. Quando si ascolta direttamente dalla bocca di chi ha la coscienza in sintonia con la coscienza suprema onnipervadente, l’effetto è purificante.

Le parole di una persona così non sono suoni ordinari; sono carichi della cognizione trascendentale della nostra origine spirituale. Proprio come i raggi del sole possono purificare un luogo malsano, così ascoltare le parole spiritualmente energizzate di un’anima realizzata può purificare la coscienza di una persona. Sri Krishna, la fonte e la conoscenza di tutta la scienza vedica, lo conferma:

Quando un occhio malato viene trattato con unguento medicinale, gradualmente recupera il suo potere di vedere. Allo stesso modo, quando un’essere vivente cosciente si purifica dalla contaminazione materiale ascoltando e parlando delle virtuose narrazioni delle Mie glorie, riacquista la sua capacità di vedere Me, la Verità Assoluta, nella Mia sottile forma spirituale.

(SB 11.14.26)

Uno studente qualificato della Verità Assoluta entra in una dimensione superiore della realtà anche mentre si trova nel mondo della materia, grazie a un raffinamento della coscienza attraverso il processo uditivo. Quando la forza penetrante dello shabda-brahma prevale sulla nostra mente, essa viene conquistata. Quindi la mente rivelerà, piuttosto che coprire, la vera natura della realtà. Svilupperemo gradualmente una costante consapevolezza della nostra vera natura come servitori di quella Persona Suprema che sostiene la nostra stessa energia vitale.

Come dimostrato dal precedente esempio degli studenti di biologia cellulare, la nostra coscienza si sintonizza con quello di cui sentiamo parlare. La tecnologia ha lo scopo di migliorare le nostre condizioni di vita, ma dovrebbe anche servire a liberarci dall’ignoranza. Ma quante persone stanno raggiungendo un senso di interezza o di pace interiore seguendo i continui flussi di informazioni generati dalla tecnologia moderna? Il vero vantaggio della tecnologia viene realizzato quando sarà usata responsabilmente per diffondere il shabda-brahma e fornirà grande accesso ai messaggi sublimi ricevuti dal piano trascendentale e presentati nella Bhagavad-gita, nello Srimad-Bhagavatam e in altri testi trascendentali.

Ascoltando da queste fonti autentiche di conoscenza, veniamo sintonizzati sulla frequenza più elevata, quella della verità spirituale. La nostra fiducia in una realtà sublime viene alimentata, e ci spinge a provare l’esperienza diretta della Verità Assoluta. Quel desiderio di connetterci con la fonte eterna del nostro essere, una persona beata che possiede degli attributi attraenti illimitati, ci guiderà sulla via della trascendenza, una via indipendente dal livello della tecnologia terrena.

(Tratto da un articolo di Dvijamani Gaura Dasa pubblicato in lingua inglese sulla rivista Back To Godhead)

* La teleologia è la comprensione di un progetto come spiegazione dei fenomeni naturali.

** L’eziologia è lo studio della causalità.