Durante il tour vedo miracoli ogni giorno. Questo è possibile in coscienza di Krishna, nel movimento di Sri Caitanya Mahaprabhu:
“Ci sono solo due modi per vivere la vita. Una è che i miracoli non esistono. L’altra è che la vita non è fatta nient’altro che da miracoli.”
[Albert Einstein]
A Miedzyzdroje, dove abbiamo tenuto il nostro primo festival dopo il festival di Woodstock, mi sono meravigliato di come la coscienza di Krsna abbia toccato il cuore di così tante persone.
Dopo il mio discorso sul palco, mentre le stavo scrivendo una dedica in una Bhagavad Gita, una signora mi ha confidato:
“Prima di incontrati ero molto contraria a qualsiasi forma di yoga. Il nostro sacerdote ci ha detto che è ‘opera del diavolo’ e quando mio figlio ha iniziato a frequentare delle lezioni di yoga, gli ho proibito di continuare. Ma oggi dopo essere venuta e aver osservato la gente e ascoltato il tuo discorso, ho cambiato idea. In effetti, ho appena chiamato mio figlio e gli ho dato il permesso di frequentare le lezioni di yoga. Domani è il suo compleanno e gli darò questo libro in regalo.”
Poi uomo mi si è avvicinato e mo ha chiesto se mi ricordavo di lui. Mi sono scusato dicendo di no.
“Dovresti ricordarti. E’ stato 15 anni fa, proprio in questo punto. Dopo il tuo discorso ti ho dato un modello di nave in bottiglia. L’avevo fatta da solo, ci ho lavorato per due anni. Sono rimasto così colpito da quello che avevi detto. Poi mi hai gentilmente dato una Bhagavad Gita. Devo ammettere che all’inizio non l’ho letta. In effetti è rimasta sullo scaffale della libreria per 14 anni. Lo scorso anno ho avuto un infarto e i medici mi hanno detto che probabilmente non sarei sopravvissuto. Ero terrorizzato. Ho chiesto ai miei amici di portare quel libro in ospedale e me lo hanno letto giorno e notte. Ascoltando la filosofia ho superato la mia paura. In qualche modo, sono riuscito a sopravvivere, ma non ho smesso di leggere la Bhagavad Gita. So che un giorno la morte arriverà e voglio essere pronto.”
Pochi minuti dopo il nostro tour manager, Nandini dasi, mi è venuta incontro.
“Gurudeva, oggi sto incontrando tantissime persone che stanno esprimendo il loro apprezzamento per il nostro festival!”
“Anch’io.”
“Sono appena arrivata dal parcheggio. Dopo essere entrata mi sono resa conto di non avere le monete da mettere nel parchimetro. Devo essere sembrata frustrata, perché una signora mi si è avvicinata e mi ha chiesto se andava tutto bene. Quando le ho detto il mio problema mi ha risposto: ‘Non preoccuparti, pagherò per il tuo parcheggio. Sono appena venuta dal vostro festival. I giovani nel vostro movimento vivono una vita così pura e danno un bellissimo esempio alla loro generazione. Dovremmo aiutarvi tutti!'”
Mentre stavamo parlando del modo in cui le persone stavano accogliendo il nostro festival, sul palco iniziava la rappresentazione teatrale del Ramayana. E’ una delle nostre “colonne” e lo miglioriamo ogni anno aggiungendo qualcosa.
Quest’anno uno dei personaggi principali, il malvagio Ravana, era interpretato da Sundara Caitanya das. Per svolgere il suo ruolo in modo più efficace, Sundara Caitanya si è allenato in palestra per gran parte dell’anno e ora sembrava un Ercole dei giorni nostri. Con il suo grande corpo, i muscoli sporgenti e i suoi abiti ha un aspetto piuttosto sconvolgente. È diventato anche un bravissimo attore, e sa rendere il demone veramente spaventoso.
Mentre guardavo la rappresentazione, vedevo che il pubblico era profondamente assorto, come accade in ogni buona produzione teatrale. Ma non ero preparato alla reazione di un uomo, che vedendo Ravana rapire Sita, è salito sul palco e si è messo a urlare, furioso: “Lasciala andare! Lasciala andare! Disgraziato! Non hai dignità?”
La moglie dell’uomo e un suo amico si sono subito alzati, sono saliti sul palco e lo hanno fermato. Stava ancora urlando quando lo hanno raggiunto e lo hanno calmato. Poi è tornato in sé, si è reso conto della sua reazione eccessiva ed è tornato timidamente alla panchina su cui erano seduti. Aveva l’aspetto di una persona gentile che si era trovato ad essere troppo coinvolto nella scena del teatro. La reazione tra la folla è stata mista. Alcuni ridevano di lui, mentre altri sembravano aver capito. Ho pensato tra me e me: “Questo è davvero un bel teatro!”
In quel momento squilla il cellulare di Nandini.
“Abbiamo un problema Gurudeva, uno dei nostri devoti è stato appena preso a rubare in un negozio.”
“Rubare? Sono sicuri che è un devoto?”
“Sì, conosco i proprietari del negozio. Ogni volta che siamo in città facciamo gli acquisti lì. Mi conoscono bene.”
“Bene, vai immediatamente da loro e fai qualcosa.”
Un’ora dopo Nandini mi chiama:
“I proprietari del negozio sono rimasti scioccati e mi hanno detto che conoscono il nostro movimento da 20 anni. Sanno che rispettiamo i più alti livelli di moralità. Non ci sarebbero mai aspettati qualcosa del genere. Ho detto loro che certamente quella persona non ci sta rappresentando e mi sono scusata molto. Mi hanno detto che dovevano chiamare la polizia, ma gli ho chiesto se sarebbe stato sufficiente che noi mandassimo a casa quel devoto e loro hanno accettato. Adesso è già sul treno verso casa sua.”
Eravamo entrambi un po’ scoraggiati da questa brutta rappresentazione del nostro tour quando Krishna ci ha inviato due anime per tirarci su di morale. Il festival stava finendo quando una coppia ci ha avvicinato con una Bhagavad Gita in mano e la signora mi ha chiesto se potevo firmare il loro libro.
Certamente potevo farlo.
Mentre prendevo la Bhagavad Gita dalle sue mani, le ho chiesto: “Le è piaciuto il festival di oggi?”
“In effetti siamo arrivati un minuto fa, giusto in tempo per comprare il libro.”
“Oh, mi dispiace che lei abbia perso il programma.”
“Va bene; ogni anno da quando ero bambina ho partecipato al vostro festival. Sono 20 anni per l’esattezza.”
“Wow!”
“Quest’anno sono qui semplicemente per acquistare la Bhagavad Gita. Mi dispiace che ci sia voluto tanto tempo, ma ho pensato a quello che dici nelle tue conferenze e ho concluso che è tempo di fare sul serio e studiare la vostra filosofia. Ho visto come è cambiata la vita di così tante persone che conosco.”
Mentre Nandini e io ci univamo ai devoti che camminavano verso le auto e gli autobus per tornare alla base, le ho detto: “C’è un proverbio sanscrito: phalena pariciyate, che significa: giudica una cosa in base al risultato.” Il fatto che così tante persone siano ispirate leggere i libri di Srila Prabhupada come risultato della nostra presentazione culturale della coscienza di Krsna è un sicuro segno di successo. Prego che Sua Divina Grazia sia contento di noi.”
Ora nel tuo tempio stai distribuendo così tanti libri e questo è molto, molto incoraggiante per me. È la forma perfetta di predica. Segui la linea stabilita da Prahlada Maharaja e prova a riportare tutti a casa, da Dio. E questo viene fatto distribuendo i nostri libri. Sono molto contento di ognuno di voi per avermi aiutato in questo modo a portare avanti questo grande movimento.
[Lettera di Srila Prabhupada a un suo discepolo, 3 dicembre 1972]
Indradyumna Swami