“Per me Sua Santità Jayapataka Maharaja è un esempio di persona che è fermamente determinata a compiere il servizio di devozione verso il suo maestro spirituale e Krishna. La sua determinazione non è stata nemmeno fermata da una malattia che avrebbe immobilizzato qualsiasi altro essere umano.
Un anno, nel periodo di Gaura Purnima, ha fatto visita a quattro gruppi di parikrama. Io ho avuto la fortuna di raggiungerlo sotto il ponte di Pancaveni dove si è rivolto ai devoti che erano venuti da tutto il mondo dicendo loro ad alta voce: “Non permettete mai a nessuno di rubare la vostra bhakti! Non permettete a nessuno di rubare la vostra bhakti!” E io ho riflettuto sul fatto che Maharaja è un brillante esempio di quella affermazione; infatti nemmeno una malattia debilitante come la sua riesce a sottrargli anche solo una briciola de la sua bhakti. Poi gli ho chiesto come stesse gestendo un corpo che non è disposto a collaborare con tutti gli aspetti della vita. Mi ha risposto che non è sempre facile e che c’è sofferenza e vari altri problemi. Ma poi mi ha guardato e la sua voce è diventata tenera: “Voglio solo servire i devoti”.
È durante questi commoventi scambi che la mia fede nella coscienza di Krishna diventa totale. Vedere un così grande esempio di coraggio mi ispira profondamente.”
Sua Santità Sacinandana Swami
Jayapataka Swami:
“C’erano due pazienti, uno veniva da Singapore e l’altro da Calcutta. Ma nessuno di loro è sopravvissuto! Per chi soffre di una malattia, c’è sempre il dubbio di riuscire a sopravvivere o meno. Dopo aver acquisito un nuovo fegato e nuovi reni, dobbiamo assicurarci che il mio corpo non li rigetti. Ecco perché sto assumendo dei farmaci immuno-depressivi. Ecco perché indosso una mascherina quando esco. I miei infermieri mi si avvicinano e mi parlano, ma devono indossare la maschera e stare un po’ distanti. Non mi piace, voglio abbracciare tutti i devoti! Voglio ricevere le benedizioni di tutti i vaisnava, ma non posso farlo. Se ci provo posso avere qualche infezione, allora addio! Il medico mi ha detto che devo stare in isolamento. Ma ho io detto: “Com’è possibile, la mia vita è stare in mezzo alle persone!” Molte persone mi danno delle donazioni, ma non posso riceverle perché ci sono molti germi nelle banconote. Per questo chiedo il vostro perdono. Vi chiedo perdono anche se qualcuna delle persone che si prendono cura di me parla in modo rude con voi.”
Jayapataka Swami (dalla sua pagina Facebook, 28 aprile 2019, Calcutta, India)